Torna la minaccia di una guerra nucleare. Stavolta a far alzare la tensione è Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, secondo cui l’invio di armi all’Ucraina da parte dei paesi NATO, preparare l’esercito ucraino all’uso dell’equipaggiamento occidentale, inviare “mercenari” ed effettuare esercitazioni vicino ai confini russi «aumentano la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra la NATO e la Russia invece della “guerra per procura” che stanno conducendo». Dunque, il rischio di un aggravamento e allargamento del conflitto è alto per Medvedev.



«Un conflitto del genere rischia sempre di trasformarsi in una vera e propria guerra nucleare. Questo sarà uno scenario catastrofico per tutti», ha aggiunto secondo quanto riportano Tass e Interfax. Medvedev, uno dei “falchi” più aggressivi dell’amministrazione guidata dal presidente russo Vladimir Putin, è tornato a minacciare l’Occidente che sono destinate a fare rumore, nonostante abbia iniziato il suo intervento sicurando che «la Russia non sta minacciando il mondo con un attacco nucleare».



MEDVEDEV “NON SOFFOCATEVI CON LA RUSSOFOBIA”

L’ex presidente russo ha segnalato nel suo post su Telegram che «persino Trump se n’è uscito con questa tesi, anche se solo per dare addosso a Biden». Quindi, ha lanciato un invito: «Non mentite a voi stessi, né agli altri». Infine, ha provato ad abbassare i toni, ma con durezza: «Dovete pensare alle conseguenze delle vostre azioni. E non soffocarvi con la vostra stessa saliva negli spasmi della vostra russofobia». Parole che fanno seguito alla decisione di Svezia e Finlandia di presentare una richiesta di adesione alla Nato.



Ieri invece il capo delle Forze armate russe per la Difesa chimica, biologica e radioattiva Igor Kirillov, citato dalla Tass, aveva accusato l’Ucraina «pianificazione di azioni provocatorie volte ad accusare le forze armate russe di utilizzare armi di distruzione di massa e successivamente svolgere un’indagine sul “modello siriano”, che consente di fabbricare le prove necessarie e designare i colpevoli per accusare la Russia di usare armi di distruzione di massa».