Anche quest’anno Sentieri del Cinema è coinvolta ad agosto al Meeting di Rimini, con una mini rassegna di 4 film, oltre alla collaborazione ad alcuni incontri. Per i film, come sempre, abbiamo cercato di ispirarci al titolo del Meeting, e la storica edizione che arriva a 40 parte – com’è noto – da quel bel verso di una poesia di Karol Wojtyla: «Nacque il tuo nome da ciò che fissavi». Con libertà, ma ci siamo ispirati a questa frase per proporre 4 bei film della stagione appena conclusa, che presenteremo e commenteremo in sala Neri, dal lunedì al giovedì, alle 21.30 (i conduttori siamo il sottoscritto e Beppe Musicco, presidente di Sentieri del Cinema).



Si parte oggi, lunedì 19, con Green Book, forse il film più bello della stagione. Sicuramente il più premiato, con i suoi 5 Oscar a cominciare da quello per il miglior film e per la miglior sceneggiatura, scritta da Nick Vallelonga, figlio di Tony Vallelonga di cui si raccontano le gesta nel film. Tony è un buttafuori italoamericano di Brooklyn nell’America di inizio anni ’60, rimasto momentaneamente disoccupato; per le sue ristrettezze economiche e pensando all’amata famiglia, decide controvoglia di accettare un lavoro di 8 settimane (molto ben pagato), ovvero accompagnare in viaggio per un tour musicale nel profondo Sud Don Shirley, pianista nero elegante e sofisticato, con cui non sarà facile la convivenza essendo due persone diversissime in tutto. Ma soprattutto non sarà facile, per la strana coppia, il viaggio in zone in cui segregazione e disprezzo per i neri (pure da chi, schizofrenicamente, omaggia l’artista ma mortifica l’uomo) sono ancora molto diffuse. Difficoltà che avvicineranno i due strani compagni di viaggio. Un film che è un grande regalo per il pubblico, sia per aver fatto scoprire una storia vera che è bello conoscere, sia per le qualità del racconto: diretti da Peter Farrelly (in passato autore di film demenziali in coppia col fratello Bob, come Scemo & più scemo o Tutti pazzi per Mary), due grandi attori come Mahershala Ali (premiato con l’Oscar) e lo straordinario Viggo Mortensen, danno vita a duetti esilaranti ma anche a momenti profondi, grazie a una sceneggiatura con i fiocchi. Da non perdere.



Si prosegue martedì 20 poi con un’altra amicizia improbabile, Il professore e il pazzo diretto da Farhad Safinia. Nella Gran Bretagna di fine ‘800, a un accademico britannico, autodidatta (e quindi visto con sospetto dai circoli intellettuali), viene chiesto di realizzare un’impresa gigantesca: il primo dizionario completo della lingua inglese. Lo studioso chiama a rapporto giovani collaboratori, ma si appella pubblicamente ai contributi di ogni cittadino, finché non viene contatto da un americano rinchiuso – per omicidio – in un manicomio criminale, che da anni fa legge libri per non impazzire. Da lì nascerà un rapporto imprevedibile, e molto altro. Un grande film, che parla di talento e amicizia ma anche del desiderio di riscatto umano e di perdono, con le straordinarie interpretazioni di Mel Gibson e Sean Penn.



Mercoledì 21 sarà invece dedicata alla famiglia con il ritorno della meravigliosa famiglia di supereroi della Pixar: Gli incredibili 2. È ancora Brad Bird a dirigere il sequel del grande film di successo uscito nel 2004: i supereroi, dopo varie imprese, sono nuovamente fuorilegge, ma qualcuno vorrebbe riportarli in auge. Questa volta però tocca a Elastigirl fare la parte del leone, mentre suo marito Bob Parr/Mr Incredible resta a casa con i figli… I problemi, a dispetto di offerte mirabolanti, non mancheranno per nessuno dei componenti il nucleo familiare. Anche i supereroi, lo sappiamo da sempre, oltre ai super poteri (e si scoprono anche quelli del piccolo Jack-Jack…) hanno super problemi: soprattutto di relazioni, come in tutte le famiglie. Ma l’amore tra i vari componenti aiuta ad affrontare ogni questione. Un film sulla famiglia, per la famiglia (magari ai bambini troppo piccoli qualche scena potrebbe creare un po’ di ansia o paura, in genere lo consigliamo dai 6 anni in su, ma ovviamente dipende dalle sensibilità), che diverte i bambini e i ragazzi (ci sono anche i primi turbamenti amorosi di Violet…), ma anche i grandi, che si ritrovano nelle dinamiche (coniugali, genitoriali) assolutamente realistiche.

Infine, giovedì 22 ci sarà un bel film italiano, una delle sorprese della stagione, alla presenza del suo regista: Solo cose belle, diretto da Kristian Gianfreda, mette in scena un placido paesino romagnolo scombussolato dall’arrivo di una strana e numerosa famiglia ospitata in uno storico palazzo. Non è una famiglia “normale”, è una casa famiglia: ai due genitori si affiancano figli naturali, adottati e in affido, disabili grandi e piccole, profughi, ex carcerati ed ex prostitute… Mentre infuria nel paese la campagna per le elezioni del sindaco, diffidenze e ostilità non mancheranno da parte di molti. Ma anche la curiosità di alcuni, come Benedetta, la giovane figlia del sindaco che si innamora di un ragazzo con brutte storie alle spalle. Un piccolo grande film, che fa anche ridere parecchio ma che, come ogni commedia, a un certo punto prende un passo sempre più profondo che indurrà più d’uno a commuoversi. Una storia che si ispira alle vicende delle case famiglia nate dall’esperienza dell’associazione Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi, che ha collaborato al film in vari modi, anche con attori non professionisti e comparse. Come ci racconterà lo stesso Gianfreda.

Ma nel programma del Meeting di Rimini, oltre ai film, si parla di cinema anche in tre incontri – sempre alle 19 – in cui Sentieri del Cinema è coinvolta in vario modo: oltre alla lezione di cinema tenuta ieri dal professor Raffaele Chiarulli, docente dell’Università Cattolica di Milano, martedì 22 è in programma un dialogo con il grande regista polacco Krzysztof Zanussi, introdotto da Beppe Musicco e condotto dalla sceneggiatrice Elettra Sofia Mauri; venerdì 23, infine, ci sarà un incontro con il regista Gennaro Nunziante, condotto da Otello Cenci, regista teatrale e direttore artistico del Dipartimento Spettacoli Fondazione Meeting.

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