L’ormai tradizionale appuntamento “parole e musica” che l’associazione culturale “Gruppo Amici di Giovannino Guareschi”, con il sostegno di Padanaplast ha voluto al “Meeting per l’amicizia fra i popoli di questo 2021, prende il titolo da uno dei racconti di famiglia più divertenti e, allo stesso tempo commoventi dell’opera di Giovannino Guareschi.



La serie di estratti dai racconti guareschiani saranno letti da Gianni Govi, attore della compagnia “Dialettale sissese”, da Enrico Beruschi, che non ha bisogno di presentazioni e da Egidio Bandini, presidente del “Gruppo Amici di Giovannino Guareschi”, con l’intervento di don Giancarlo Plessi, parroco di Besenzone e presidente del Centro spirituale Manfredini di Piacenza. Non potrà mancare l’accompagnamento musicale dei maestri Eugenio Martani e Corrado Medioli.



Il tema è, ovviamente, quello del lavoro: il lavoro di Giovannino Guareschi, scrittore, giornalista, sceneggiatore e disegnatore; il lavoro di Peppone, fabbro, meccanico (anche di precisione) e sindaco e quello di don Camillo, sacerdote, parroco ma, all’occorrenza, manovale e contadino. Tutto questo servirà per raccontare come fosse tenuto in conto da Guareschi il lavoro, la volontà di lavorare e, soprattutto, il binomio – per lui inscindibile – del lavoro con la vita. Tanto che, nella breve autobiografia scritta per il risvolto dei suoi libri scrisse: “Cominciai così a lavorare per vivere e presi, appunto, il grave vizio di lavorare per vivere e non me ne sono ancora liberato”.



Si partirà con l’incipit dell’autobiografia guareschiana, incentrato già sul lavoro e, in particolare, sulle cooperative di Giovanni Faraboli, con l’accompagnamento, va da sé, dell’“Internazionale” e dell’“Inno dei lavoratori”: primo suono che giunse alle orecchie del neonato Giovannino, il 1° maggio del 1908.

Quindi la visita della famiglia Guareschi alla Fiera Campionaria di Milano, accompagnati dalla Pasionaria (alias Carlotta) che ottiene in regalo un carburatore che diventerà protagonista della vicenda, Fiera dove ritroveremo anche Peppone e don Camillo impegnati in una visita che si trasformerà nell’orgoglio di essere italiani, per tornare all’autobiografico “Un autore in cerca di sei personaggi”; quindi “Il Kolkhoz”, che vede sindaco e parroco di “Mondo piccolo” alle prese con il “tattile aiuto” della grande Nazione sovietica alla cooperativa di Peppone: un trattore a cingoli che non ne vuol sapere di fare il proprio dovere, finché don Camillo non lo benedirà, con l’aspersorio e con… un metodo tutto suo!

A questo farà seguito l’intervento di don Giancarlo Plessi sul lavoro del sacerdote, fra comunità parrocchiali e l’assistenza a chi è meno fortunato. Infine, il racconto di famiglia che da il titolo all’incontro: “Un mestiere anche per me”, con l’esilarante discussione fra Giovannino e Carlotta, riguardo a un tema di italiano che la “Pasionaria” ha svolto, come sempre, in modo a dir poco originale. Il tutto inframezzato da musiche popolari e armonie famose, eseguite dai maestri Martani e Medioli. Così, anche quest’anno, l’incontro “Parole e musica con Giovannino Guareschi” si conclude con la piccola Carlotta, la “Pasionaria” delle favole guareschiane, che inventa un lavoro per il padre: lei che, tornando al tema del Meeting 2021, “Il coraggio di dire io”, rincarava la dose dicendo convinta che “Fa più io dire me!”.