Gian Carlo Blangiardo è il presidente dell’Istat ed al Meeting racconta dei giovani che hanno smesso di cercare lavoro, un fenomeno preoccupante dall’era post Covid-19. “Il capitale umano – ha aggiunto Blangiardo – va formato e messo in condizione di produttività, ci sono molti – ha spiegato il numero uno dell’Istat – che non si offrono neppure perché pensano che tanto non ne valga la pena”.



Lo scoraggiamento di chi ha smesso di cercare lavoro sta diventando un fenomeno dalle gravi conseguenze sull’occupazione, se pensiamo che da febbraio ad oggi c’è stata una perdita di 600mila posti di lavoro, in parte recuperata negli ultimi due mesi. Bisogna tenere presente che i giovani vanno aiutati a stare su linee lavorative che hanno mercato, soltanto in questo modo si offrono le giuste possibilità e le condizioni ideali per la loro valorizzazione in Italia.



Giorgio Vittadini cita nuovamente Mario Draghi, dicendo che condivide il suo discorso quando dice che “i sussidi servono a sopravvivere, ma un giorno o l’altro finiranno e ai giovani invece noi dobbiamo dare di più. E il motivo non è solo quello di una solidarietà intergenerazionale ma «poiché saranno loro a dover ripagare il debito che stiamo creando, è nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo». Altrimenti noi e loro saremo travolti dal debito cattivo sperperato a fini improduttivi e non utilizzato invece per investire in istruzione, ricerca e infrastrutture.



Luciano Violante “La politica è pedagogia e trasmissione di valori e regole- ha affermato l’ex presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante al Meeting di Rimini nella sessione: Democrazia e fiducia, un nesso da riscoprire.

“Negli ultimi dieci anni si è ridotto il numero delle popolazioni che vivono in democrazia, siamo di fronte a una trasformazione del mondo che ha bisogno di nuovi strumenti democratici. Siamo certi che gli strumenti di democrazia del secolo scorso vadano bene anche oggi? C’è un deficit di pensiero politico democratico, dei partiti, la democrazia si regge su diritti e doveri e bisogna guardare a questo equilibrio – ha aggiunto Violante – e anche i cittadini devono essere democratici perché la democrazia stia in piedi. Diritti e doveri delle classi dirigenti e dei cittadini. Se siamo in un mutamento d’epoca come traduciamo questo cambiamento negli istituti democratici?”, ha concluso.

Emanuele Forlani sulla green economy ricorda a chi è collegato via streaming dal Meeting, come sia necessario affrontare con coraggio la crisi climatica, perché rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo.

Dal dibattito si capisce come la sostenibilità rappresenti una sfida di enorme portata , ma che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali.

Di economia circolare nel 2008 parlavano solo le riviste specializzate, oggi l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti (urbani, industriali, ecc.): il 79%.

Joseph Weiler, University Professor at NYU Law School and Senior Fellow at the Center for European studies at Harvard, offre il suo contributo per capire il titolo del Meeting di quest’anno “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”. La frase del filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel (Varsavia 1907- New York 1972), ci invita a guardare la realtà con uno stupore che ci spalanca verso la ricerca del sublime, del significato delle cose, del senso del vivere. Proprio in questo momento in cui la pandemia è per tante persone un ostacolo alla “meraviglia”, Joseph Weiler ci accompagna a percorrere insieme a lui una riflessione legata al tema della giustizia e la libertà, con le sue letture della Bibbia e i suoi approfondimenti sull’ebraismo.

BETHLEHEM REBORN. LE MERAVIGLIE DELLA NATIVITÀ – Dopo un restauro durato quasi dieci anni, la Basilica della Natività di Betlemme torna a risplendere in tutta l’originaria bellezza. Il luogo della nascita di Gesù viene restituito ai fedeli di tutto il mondo, moderni pellegrini sulle orme di donne e uomini che nel corso dei secoli hanno venerato uno dei simboli più importanti per l’intera umanità. Attraverso le scoperte dei nuovi scavi archeologici e dei complessi interventi di restauro, la mostra «Bethlehem Reborn. Le meraviglie della Natività» documenta (al Palacongressi e anche online su meetingrimini.org) la storia di una devozione che si rinnova. Dall’epoca dei primi cristiani, che veneravano una semplice grotta, all’età degli imperatori bizantini, che costruirono le più magnificenti basiliche dell’antichità, successivamente fortificate e sfarzosamente decorate dai cavalieri fondatori del Regno Crociato di Gerusalemme.