Ci saranno volontari speciali al prossimo Meeting di Rimini. Non tanto per il loro essere anche notai, medici, avvocati, imprenditori, professionisti – cosa che, poi, non li differenzierebbe più di tanto dal resto dell’esercito dei 4 mila volontari che ogni anno animano la rassegna riminese – ma per il fatto che spenderanno una settimana delle loro ferie per amore della scuola frequentata dai loro figli o dai figli dei loro amici. Tra i tavoli, al bancone, tra i fornelli, tra la gente: sono i centottanta volontari del ristorante abruzzese “Luntane cchiù luntane”, l’area enogastronomica gestita dalla scuola Domus Mariae di Pescara, che ritorna, dopo un anno di pausa, al Meeting di Rimini.
Un ritorno senza dubbio alla grande: il ristorante che prende il nome dal canto popolare tanto amato da don Giussani, infatti, sarà uno dei più grandi di tutta la rassegna e, per di più, sarà quello che ospiterà in un’area riservata le personalità che interverranno da tutto il mondo al Meeting. Il piatto forte del menu proposto dagli amici abruzzesi saranno, manco a dirlo, gli ormai famosi arrosticini, succulenti spiedini di carne di pecora che rappresentano un po’ l’emblema della cucina tradizionale regionale. E non mancheranno altre specialità, come la pasta alla pecorara, le sagne e fagioli, salumi tipici, tanto Montepulciano e Trebbiano.
Insomma, ce ne sarà a sufficienza per leccarsi i baffi e, soprattutto, per sostenere un’opera educativa che rappresenta un’eccellenza nel panorama del capoluogo adriatico. Spiega Paolo Datore, presidente della Fondazione Santa Caterina, che gestisce l’istituto Domus Mariae che oggi conta oltre trecento alunni, suddivisi tra due classi di “primavera”, scuola dell’infanzia e due sezioni di scuola primaria: «Sin dal 2005 abbiamo pensato di proporre ai visitatori del Meeting la cucina abruzzese, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la nostra scuola all’interno di un evento che rappresenta da sempre l’emblema del modo di intendere la cultura che caratterizza la nostra storia. E sin dall’inizio si è rivelata un’idea vincente, come hanno dimostrato i numeri incoraggianti di ogni edizione in cui siamo stati presenti, e come dimostra la proposta del Meeting di predisporre un’area riservata per le tante personalità che verranno a Rimini. Cosa ci muove? Noi amiamo la nostra opera educativa talmente tanto che abbiamo deciso di rimboccarci le maniche, farci venire buone idee, rinunciare a una settimana di ferie e a tante serate passate con gli amici del gruppo organizzativo a preparare un’iniziativa che è diventata sempre più grande e coinvolgente, al punto che quest’anno, soprattutto grazie alla stima dimostrataci dal Meeting, saranno ben centottanta i volontari impegnati a Luntane cchiù luntane».
E quest’anno, inevitabilmente, la buona cucina farà rima non solo con educazione, ma anche con solidarietà: all’interno del ristorante abruzzese, infatti, ci sarà anche un punto vendita di prodotti tipici abruzzesi, a cura del consorzio Terre d’Abruzzo, che raggruppa diversi produttori agroalimentari del capoluogo abruzzese. «Anche questo – conclude Datore – è un modo per sostenere i nostri amici aquilani, così duramente colpiti dal sisma». Insomma, una ragione in più per fermarsi, tra un incontro e una mostra, un convegno e uno spettacolo, a “gustare” l’Abruzzo e la sua gente forte e gentile.
(Piergiorgio Greco)