Anno dopo anno il cartellone spettacoli del Meeting di Rimini è diventato un insieme di eventi da non perdere. Certo, si dirà, al Meeting si va per le grandi testimonianze (Rose, Vicky, padre Aldo…), per le mostre (soprattutto per quelle “vissute”, come Vigilando redimere dello scorso anno), per certi dibattiti. Certo, si può concordare su questa osservazione, ma quel che accade sui palcoscenici piccoli e grandi della Fiera di Rimini non è un corollario, bensì un pezzo di sostanza stessa, uno dei motivi per cui vale la pena esserci, fermarsi, trasformare una “toccata e fuga” in Riviera in una permanenza di qualche giorno (anzi: di qualche sera….). Lo capisce bene chi lo scorso anno è riuscito a gustarsi La straniera, la piece multimediale tratta dai Cori di Eliot, oppure la serata di canti baschi con gli Oldarra, oppure ancora lo spettacolo di Fado con Marco Poeta, Francesco di Giacomo e Ana Moura, viaggio emozionante nei meandri del “destino” portoghese e delle sue musiche.
Il titolo del Meeting 2009 – trentesima edizione: età ragguardevole – è “La conoscenza è sempre un avvenimento” e il cartellone di teatro, musiche e cinema è tale da assicurare l’impatto di avvenimenti importanti, di quelli che entrano nella memoria. Inutile farne l’elenco completo, ma alcune cose impedibili sono da segnalare ai lettori de ilsussidiario.net a partire dalla serata inaugurale (23 agosto) che ancora una volta offre un esclusiva importante: il Miguel Manara del lituano Oscar Milosz, in una produzione che miscela interpretazione (e sul palco ci sarà Gigio Alberti – uno degli attori preferiti da Gabriele Salvatores – nei panni del “vecchio” Manara), scenografie d’autore (a firmarle c’è Franco Vignazia), giocolieri e acrobati, orchestra e musiche composte per l’occasione da Roberto Andreoni e Marina Valmaggi.
La musica e le musiche offrono al Meeting una serie infinita di punti di vista, dalla serata rhytm’n’blues dei Blues for People (con Lou Marini; 24 agosto) alla festa finale (28 agosto) che vedrà sul palco Antonio Minucci con la sua grande band napoletana, dagli spiritual dei Mnogaja Leta (25 agosto) al viaggio nella canzone tradizionale italiana di Ambrogio Sparagna e Antonio Aversano (25 agosto).
Ma tre sono forse gli appuntamenti al top del programma delle sette note: il concerto-intervista con Ennio Morricone (24 agosto), la serata “Da quell’altra parte del mare“, con le canzoni di Claudio Chieffo (27 agosto) prodotta da David Horowitz e il concerto di Enzo Jannacci (26 agosto), attesissima “prima” del cantautore milanese al Meeting.
Anche il cinema farà la sua parte, con le proiezioni di Gran Torino di Clint Eastwood (24 agosto) e Katyn di Andrzej Wajda (26 agosto) e soprattutto con la premiazione del concorso per filmmaker What’s in your city: tell me a story (martedì 25 agosto), uno dei più quotati concorsi italiani, realizzato con la collaborazione della “School of Visual Arts” di New York, della Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano e della rivista di settore Best Movie.
Dove andare, in questo cartellone ricco e stimolante? Inutile dire che la scelta è nelle mani delle curiosità, delle preferenze, dei gusti del “popolo del Meeting”. Inutile anche dire (forse) che l’insieme delle proposte di quest’anno costruisce più che mai un corpo unico di “incontri” che segue il filo rosso del titolo del Meeting, trasformando un cartellone di spettacolo in un insieme di “avvenimenti”, non solo artistici, ma – tentativamente – personali.