Il direttore della Camerata dei Laghi, M° Sandro Pignataro, dirigerà questa sera al Meeting di Rimini l’esecuzione del repertorio meno conosciuto di Ennio Morricone, le sue composizioni di Musica contemporanea, per intenderci il suo repertorio “colto”, o di “Musica Assoluta” come piace chiamarla al Maestro. L’altro volto, anche se meno conosciuto, di una personalità musicale di assoluto rilievo.
«È una bella sfida – ci confida Pignataro -. Ci vuole coraggio per offrire alle persone un concerto di questo tipo, ma è la strada giusta. Bisogna osare, andando oltre la proposta di ciò che già si conosce. Non mi stupisce che sia il Meeting di Rimini a prendere l’iniziativa e a portare tra la gente ciò che viene spesso ritenuto un repertorio elitario e cervellotico. Vedo grande curiosità nella gente, un desiderio di musica che non si limita ai soli grandi classici, ma che si avventura nella musica d’oggi».
Non si tratterà infatti di un normale concerto, questa volta il compositore stesso, verrà intervistato da Roberto Andreoni, offrendo al pubblico la possibilità di essere condotto per mano all’ascolto. «Il programma di questa sera – prosegue Pignataro – è particolarmente interessante: Quattro Anacoluti per AV, Grido, composto per un precedente terremoto che aveva colpito l’Abruzzo e soprattutto Se questo è un uomo per violino, soprano, voce recitante e archi, un capolavoro. E molto altro…».
La Camerata tiene circa cinquanta concerti all’anno, spaziando attraverso ogni epoca e stile, con particolare predilezione alla riscoperta del repertorio italiano del Novecento. Più volte l’orchestra è stata chiamata ad esibirsi in prime esecuzioni assolute e collabora costantemente con i personaggi più importanti del mondo compositivo contemporaneo.
Sono gli unici, tra l’altro, ad aver inciso il repertorio di “Musica Assoluta” di Morricone. Proprio da questa incisione è nato un rapporto costante nel tempo: «È stato uno degli incontri che in questi anni ci hanno permesso di farci conoscere in tutto il mondo. La nostra avventura, nata in piccolo e radicata nel nostro territorio, si è sviluppata con le proprie forze, cercando di strutturarsi al meglio. La crisi ha coinvolto anche il mondo della musica, servono risposte anche organizzativamente nuove, che tengano presente il momento che stiamo attraversando».
(Paolo Coerezza)