Tutti in piedi per l’inventore del New Labour convertitosi al cattolicesimo (la moglie Charie era già cattolica praticante) e oggi intervenuto al trentennale della manifestazione più in vista della vita del movimento di Comunione e Liberazione.

Durante il suo intervento (in cui Blair si è dichiarato “orgoglioso” di essere accostato al movimento di Cl) e in cui ha toccato, oltre al tema della propria conversione anche argomenti di attualità molto complessi come la globalizzazione e il Medio Oriente, Blair è stato interrotto molte volte dagli applausi della platea. Al termine dell’intervento Blair si è mostrato commosso.



Poi, incalzato anche dalle domande del presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, l’ex numero uno di Downing Street è entrato nel merito. “La mia conversione? Francamente è stata tutta “colpa” di mia moglie – si schermisce, ma poi riprende – andavo a Messa già da molti anni, ma poi pian piano ho capito che la Chiesa era un luogo che mi corrispondeva sempre di più, non solo da un punto di vista dottrinale e del Magistero, ma proprio per la dimensione universale che la Chiesa ha. Pian piano ho capito che il mio posto era quello”.



Si sentiva a suo agio Tony Blair nella platea ciellina e si è concesso anche qualche battuta. “Sarei contento di poter parlare nella vostra lingua meravigliosa. L’Italia mi richiama a tanti bei ricordi, è qui che 30 anni fa ho chiesto a mia moglie di sposarmi”.

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