Meeting 2010: giunge alla sua terza edizione il Meeting Rimini Film Festival, concorso internazionale per corti cinematografici. Decine e decine sono stati i prodotti video inviati negli anni scorsi, che hanno generato classifiche, premiazioni, serate di gala durante lappuntamento riminese di fine agosto. Abbiamo chiesto a , direttore dellarea spettacoli del Meeting, di raccontarci la terza edizione di questa manifestazione dedicata a chi ama raccontare la realtà con locchio della telecamera




Il Meeting Rimini Film Festival arriva questanno alla sua terza edizione: per chi ancora non lo conosce, vuoi dirci quali sono le sue caratteristiche
?

L’iniziativa è nata nel 2008 dal desiderio di documentare la straordinaria rete di rapporti tra persone provenienti da tutto il mondo che ad agosto si incontrano per la prima volta o si ritrovano al Meeting di Rimini. Allo stesso tempo loccasione si è presentata come interessante opportunità per affrontare il mondo dei cortometraggi, con dei partner esperti in grado di guidarci con passione, professionalità e talento alla scoperta di questo linguaggio così amato e diffuso.




Le idee migliori, come sempre, nascono dalle vere sollecitazioni…

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Certo, e la prima di queste è sicuramente il Meeting stesso, dove è possibile incontrare nello stesso corridoio un vecchio amico dell’Università, un capo di stato dal Medioriente, un coro russo di sessanta persone; oppure capita di sedersi a tavola e mangiare piatti tipici trentini con amici irlandesi serviti da un volontario brasiliano. Così nasce la curiosità di sapere di più di queste persone, il desiderio di vedere la terra da cui provengono, conoscere il lavoro che fanno, scoprire abitudini e stili di vita. Immaginare che tutte queste cose ciascuno se le porti dentro, e come sarebbe bello se potesse mostrarle a tutti gli altri filtrate dal suo occhio e dalla sua storia: da qui a progettare un filmfestival il passo è in un certo senso breve.



 

Quale è stata, concretamente, la molla di partenza del Festival?

 

Sono stati degli incontri. Capita che a New York, dove mi trovavo per preparare lo spettacolo inaugurale del Meeting ‘07, il Giovanna d’Arco di Dryer, condivido queste idee con Salvatore Petrosino, Gene Stavis e Simonetta d’Italia della School of Visual Art e insieme si decida di dar corpo a questa idea con un concorso per cortometraggi, che dia l’opportunità, appunto, di raccontare e raccontarsi.

 

Cifre, numeri, qualità: soddisfatti delle prime edizioni?

 

Come non essere soddisfatti? A questa prima embrionale idea hanno subito aderito in tanti, professionisti seri del mondo cinema, ormai amici e partner dell’iniziativa, tutti nomi che ho già citato e senza i quali non sarebbe possibile realizzare il concorso. Ogni anno, poi, si aggiunge qualcuno di nuovo, perché chi già fa parte della giuria e dello staff ha piacere di invitare qualche amico professionista che gli sta particolarmente a cuore. Dopo il grande gesto di amicizia di Pupi Avati, presidente di giuria della prima edizione, nel 2009 si è aggiunto alla compagine Niccolò Bongiorno, documentarista, che un anno fa stava lavorando a New York, e Gigio Alberti, che anche se restio ai luoghi troppo affollati e ai bagni di folla, dopo lo spettacolo inaugurale che l’ha visto protagonista, il Miguel Manara, ha accettato di prolungare la sua permanenza al Meeting per prendere parte alla giuria.

 

Altri motivi di soddisfazione?

 

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Un’altra notizia molto bella è che quest’anno Maurizio Nichetti è diventato direttore della scuola di Cinema Civica di Milano ed ha accettato di continuare la collaborazione con noi, un altro segno di stima eccezionale di cui siamo ovviamente molto onorati. Sono arrivati lavori da ogni parte del mondo e la qualità delle opere già nel secondo anno ha fatto un notevole salto, dopo che già l’opera del vincitore del 2008 era stata molto apprezzata e a lungo elogiata da pubblico e giuria.

Chi sono quest’anno i soggetti organizzatori?

 

 Il Festival è organizzato – come negli anni scorsi – in collaborazione con Made Officina Creativa, la School of Visual Arts di New York, la Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano e il mensile di cinema Best Movie.

Quest’anno però la compagine internazionale si è ulteriormente allargata rispetto alle prime edizioni…

Si, perché il desiderio è che il Meeting possa avere tanti concorsi partner sparsi in tutto il mondo per diffondere questa opportunità, che permette ai finalisti di vedere il loro corto mostrato pubblicamente a New York, a Roma e a Rimini durante la serata di premiazione che si svolge durante il Meeting. Inoltre il vincitore si aggiudica un soggiorno studio proprio a New York di dieci settimane, offerto dalla SVA. In questo senso quest’anno la collaborazione si è avviata con Madrid, che organizzerà un concorso per cortometraggi rivolto ai filmakers spagnoli: il primo classificato entrerà di diritto tra i finalisti del Meeting Rimini Film Festival.

 

Negli anni scorsi la giuria ha visto nomi importanti come Pupi Avati e Gigio Alberti. Chi ci sarà nell’edizione 2010?

 

Stiamo attendendo la risposta di un grande nome del cinema italiano…. non appena sarà confermato, prometto che lo diremo direttamente al Sussidiario, per poterlo presentare ai lettori e a tutto il Web.

 

 

 

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