Circa 700 volontari, dall’11 al 21 agosto, hanno contribuito ad allestire il Meeting. I primi 200 sono arrivati l’11 agosto e con la loro fondamentale presenza hanno contribuito alla costruzione dell’evento. “Per amore all’ideale e alla propria vita, spendono le proprie ferie per collaborare alla costruzione della settimana del Meeting. Questo gesto di amore contribuisce a creare quel clima umano, quel tessuto di convivenza tra uomini di ogni provenienza che, quasi per contagio, possono sentire risvegliato nel proprio cuore quel desiderio di cose grandi che appunto accende l’anima”.
Almeno 500 i ragazzi universitari, provenienti da varie città d’Italia, studenti da Bologna, Venezia, Forlì, dalle facoltà di architettura di Milano Bovisa e Leonardo, nonché da Brera; circa 170, invece, le persone adulte che hanno messo al servizio la loro esperienza per fare da guida agli studenti nella costruzione del Meeting.
Tantissimi e vari i compiti assegnati nel cantiere del Meeting: c’è chi ha aiutato i falegnami, chi si è occupato di montare i pannelli, chi di verniciarli e chi ha realizzato la grafica, gli allestitori delle mostre ma anche coloro che si sono occupati delle pulizie. Una vera e propria “catena umana” divisa in aree, adulti e giovani in turni dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.
Leggi anche: lEGGI ANCLA STORIA/ Ecco cosa l’Islam può imparare dal Meeting, di W. Farouq
Leggi anche: Piccola o grande scienza?, di M. Bersanelli