Al Meeting di Rimini si torna a parlare di economia, in particolare della crescita in Italia. Alle 19 è previsto un incontro in cui si esaminerà il contributo che l’Europa può dare allo sviluppo del nostro Paese, e vedrà gli interventi di varie personalità, partendo da Giorgio Guerrini, presidente nazionale della Confartigianato, proseguendo conAntonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, e con Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Saranno inoltre presenti Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l’industria e l’imprenditoria, e Sarah Varetto, direttore di Sky Tg24. Introduce il presidente della Compagnia delle Opere Bernhard Scholz, secondo cui “non c’è dubbio che l’Italia debba crescere, ma la domanda è se con l’Europa o fuori di questa, come è stato prospettato da qualche politologo”. Secondo Sholz la crescita non può avvenire al di fuori del contesto europeo, soprattutto dal momento in cui l’Europa ha incominciato a preoccuparsi anche delle piccole e medie imprese con lo Small business act. E proprio l’esperienza dei piccoli imprenditori è portata da Giorgio Guerrini: “Le disposizioni che a Bruxelles si prendevano per le grandi imprese venivano calate tali e quali sulle piccole. Ora è il momento che dalle buone politiche, si passi ai fatti concreti perché il livello di burocrazia non è ancora calato. Per fortuna, i buoni rapporti con il commissario Antonio Tajani le cose stanno cambiando, per esempio sui tempi di pagamento da parte dalle pubbliche amministrazioni”, commenta il leader di Confartigianato. “Sì, l’Europa aiuta la crescita, ma astrattamente perché non esiste di fatto un mercato unico europeo”, commenta invece Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, mentre Antonio Mastrapasqua rivendica con orgoglio il fatto che l’Inps sia diventata un modello non solo a livello europeo di istituto previdenziale: “Sicuramente bisogna lavorare di più per l’allungamento della vita e per l’entrata in vigore sempre maggiore del sistema contributivo al posto di quello retributivo. Ma ognuno deve fare la sua parte e ogni contribuente deve tenere sotto controllo la propria situazione andando a vedersi on line gli estratti conto dei propri contributi”.



Secondo Antonio Tajani abbiamo invece bisogno di “un’Europa che faccia politica, una politica unitaria che comprenda mezzo miliardo di persone: quando ha fatto così, l’Europa ha contato nel contesto mondiale, diversamente ha perso”.

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