Tutto esaurito ieri sera per lo spettacolo di Paolo Cevoli, noto per la sua partecipazione al programma televisivo Zelig.  Pubblico delle grandi occasioni che alla fine ha tributato una standing ovattion e tanti applausi. Oltre tremila persone hanno assistito a “La penultima cena”, dove l’attore veste i panni di Paulus Simplicius Marone, un cuoco romano che si trova a preparare la cena di Gesù e dei suoi apostoli prima del suo arresto. E’ la storia di un cuoco pasticcione, che da Roma è costretto a fuggire per non essere arrestato e finisce in Palestina. Qui si imbatte in Gesù, che sembra rovinargli la carriera. Marone infatti è al pranzo di Cana, responsabile del banchetto per le nozze di una giovane coppia. Quando il vino finisce, per fare bella impressione Paulus compra dell’altro vino, ma si trova davanti al miracolo dell’acqua trasformata in vino. Nonostante il disastro economico, Paulus si imbatte i questa figura straordinaria:  “Io Gesù l’ho incontrato per davvero quando mi ha guardato è successo tutto un buridone dentro, un mulin gasino. E siccome Gesù quel giorno mi ha guardato nelle palle degli occhi, da quel momento, non sono stato più lo stesso. Mi ha visto l’anima”. Paulus però pensa soprattutto ai soldi e vuole che Gesù diventi suo socio di affari: “Io lo guardo lui mi guarda. In un attimo ho capito tutto. Miracolo! Vedo già l’insegna: ristorante ‘Al Miracolo’, cucina tipica: si mangia da Dio”. Il cuoco si mette a seguire Gesù e apostoli, decide di aprire un banchetto per vendere pani e pesci ai tanti che vanno ad ascoltare il Maestro. Ma anche qui Gesù gli rovina gli affari, facendo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Paulus sarà il cuoco anche dell’ultima cena. Ma dopo che Gesù viene crocifisso, i romani lo prendono e lo vendono come schiavo, diventa guardiano dei leoni al circo. E’ il periodo in cui a Roma divneta imperatore Nerone, a Paulus si trova a vivere i momenti terribili dell’incendio della città causato dal folle imperatore e l’arresto in massa dei cristiani.



Ed ecco che Paulus ritrova al circo un cristiano che aveva conosciuto in Palestina, condannato a morte da Nerone, che gli dice che Gesù è risorto. I romani dicono a Paulus di lasciare a digiuno i leoni che il giorno dopo dovranno mangiare i cristiani. Lui, per aiutarli, ingozza invece gli animali, commentando: “Lo sapevo che ero destinato a fare qualcosa di grande” e poco prima di morire ripensa alla frase di Gesù: “Non c’è amore più grande di quello di dare la vita per i propri amici. Ecco, l’ultimo pensiero son gli occhi di Gesù che mi guardavano come se mi volesse dire: ‘Paolo Simplicio, sei un gran coglione, però ti voglio bene uguale”.

Leggi anche

Fallou Sall, 16enne ucciso a Bologna dopo rissa/ L'aggressore "Non ce l'avevo con lui, bullizzato dall'amico"Omicidio Sharon Verzeni, come Moussa Sangare si è tradito in caserma/ Gip: "Arma sepolta per uccidere ancora"MEETING/ Sardo (L’Unità): Cl è cambiata. In meglioMEETING/ Franchi: io, relativista, vi spiego perché ho sbagliato a non andare a RiminiMEETING/ L'edizione 2012: "La natura dell'uomo è rapporto con l'infinito"