Il terremoto che ha colpito l’Emilia e la Lombardia nel maggio 2102 è stato al centro di un incontro che si è svolto presso lo stand di FederlegnoArredo al Meeting di Rimini. Presenti Claudio Giust (presidente Assolegno), Don Roberto Montecchi (viceparroco Finale Emilia), Alfredo Bulgarelli (past president Aippl), Fernando Ferioli (sindaco Finale Emilia), Simona Maretti (sindaco Moglia), moderatore Gianfranco Fabi (Radio 24 – Il Sole 24 Ore).
“L’idea di costruire l’asilo di Finale Emilia è nata da Emanuele Orsini che, insieme al sindaco e a don Roberto, ha portato avanti questo importante progetto – spiega Claudio Giust – La notte stessa gli ho inviato un sms dicendogli che io c’ero. Da quel momento abbiamo giocato la partita assieme ad altre ottanta aziende il cui lavoro ha dato vita a un asilo all’avanguardia. Sotto quel terreno c’è un grosso cuore”.
Il sindaco di Finale Emilia si è soffermato sui criteri che hanno portato a questo risultato: “Bellezza, solidità (quella di un edificio corrisponde a quella della comunità), utilità. Il nuovo Asilo Sacro Cuore ha creato unità, rapporti profondi. Pensate che non sapevo neanche che FederlegnoArredo esistesse, mentre oggi è diventata una grande famiglia”. Il terremoto non ha colpito solo l’Emilia, ma anche la Lombardia, come ha spiegato il sindaco di Moglia, Simona Maretti: “FederlegnoArredo ci ha aiutati sponsorizzando un evento nel nostro comune. Un aiuto importante che ci ha aiutati a ritrovare la speranza”.
Colpito pesantemente anche il tessuto produttivo del territorio. “Abbiamo subito grossi danni – ha spiegato Alfredo Bulgarelli – ma nonostante le difficoltà abbiamo deciso di ripartire dalle fabbriche riprendendo la situazione in mano in tempi brevi e salvando la clientela”.
Una risposta forte a un problema reale, dunque, che nasce dalla volontà di ripartire. E il desiderio sarà al centro oggi della conversazione imprenditoriale di chiusura intitolata “La scintilla del desiderio: alle radici dell’impresa”. Protagonisti Domenico Ierace (Società Agricola Forestale Ierace Carmelo) e Mario De Rosa (Vesoi).