Desidero rivolgere i miei saluti più cordiali a tutti i partecipanti alla xxxv edizione del meeting per l’amicizia fra i popoli 2014.
Il tema scelto per questa edizione “Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo” è di scottante attualità. Le drammatiche vicende irachene e siriane, le angosciose condizioni in cui versa la striscia di Gaza per effetto del conflitto tra Hamas e Israele, la situazione estremamente critica della Libia, gli scontri armati in Ucraina e le tensioni nei rapporti con la Russia, i focolai di contrapposizione che si moltiplicano ovunque nel mondo e la connessa tragedia delle migrazioni di massa sono le manifestazioni più dolorose e acute della complessità e della fragilità del quadro internazionale.
E angoscioso è il dramma silenzioso di chi ancora oggi vede calpestati i propri diritti, di chi ha smarrito ogni speranza e di quanti vivono ancora in condizioni di indigenza e povertà e faticano a costruire un futuro di serenità per sé stessi e per le proprie famiglie.
Le “periferie” non sono lontane, fanno anzi parte del nostro mondo e del nostro vissuto, e le tragedie che si verificano quotidianamente in molte parti del pianeta ci riguardano da vicino. Esse non possono e non devono consumarsi senza risvegliare la nostra coscienza e la nostra attenzione, senza suscitare il nostro coinvolgimento emotivo e morale. Devono anzi essere forte monito e stimolo ad agire per una coesione nuova della comunità internazionale e, in primis, per il consolidamento dell’unione europea intesa come baluardo di democrazia, libertà e giustizia.
In questo contesto, dominante è la dimensione umana dei drammi che affliggono il mondo d’oggi. L’uomo non è d’altronde solo. E’ parte di una realtà in cui l’interazione con gli altri e il confronto con la diversità devono essere fonte di ispirazione e di ricchezza per il superamento di fatali contrasti.
Con questo spirito, nella certezza che dai lavori dei prossimi giorni emergeranno indicazioni e riflessioni lungimiranti e valide, formulo i più fervidi auguri di successo per i lavori del Meeting, che seguirò con sempre viva attenzione.