Alle ore 19 di oggi 20 agosto presso il Salone Intesa Sanpaolo B3 si tiene la presentazione della mostra “Per me vivere è Cristo, Metropolita Antonij”. All’incontro di presentazione partecipano Aleksandr Filonenko, Docente di Filosofia all’Università Nazionale di Char’kov, Ucraina; Constantin Sigov, Filosofo e Docente all’Università Nazionale di Kiev-Mohyla, Ucraina; Dimitrij Strotsev, Poeta, Editore e Membro del Fondo per l’eredità del Metropolita Antonij di Surozh, Bielorussia. Introduce Francesco Braschi, Dottore della Biblioteca Ambrosiana e Presidente Associazione Russia Cristiana. La mostra è stata curata da Aleksandr Filonenko, Dimitrij Strotsev, Konstantin Sigov, Giovanna Parravicini, Francesco Braschi e Adriano Dell’Asta e racconta la vita di Andrej Bloom, nato nel 1914, che sarebbe poi diventato il metropolita Antonij. A soli tre anni abbandona con la famiglia la patria in seguito ala rivoluzione bolscevica. Cresciuto in Francia dove diventa medico e poi scopre la vocazione facendosi opaco, sarà poi parroco e vescovo nel Regno Unito. Per tutta la sua vita però ha continuato a rimanere in contatto con i suoi compatrioti diventando la voce della Chiesa russa perseguitata dal regime comunista sovietico: «Ci ritrovammo senza Patria, separati da tutto quello che amavamo, ci ritrovammo stranieri in terra straniera, inutili e indesiderati; non ci rimaneva nulla fuorché la miseria. E all’improvviso ci accorgemmo di avere Dio, di cui non avevamo da vergognarci e che pure non si vergognava di noi… Al fondo del nostro abisso di dolore trovammo Cristo, che ci salvava, ci confortava, ci esortava a vivere» diceva.