“Benvenuti a casa nostra”. Sembra che davvero i visitatori del Meeting di Rimini abbiano preso alla lettera l’invito di FederlegnoArredo al proprio stand dove stanno incontrando in questi giorni la splendida mostra dall’omonimo titolo e dove possono assistere al ciclo ricchissimo di incontri che la grande filiera del legno arredo anche quest’anno sta presentando al Meeting di Rimini 2015. La giornata di oggi è stata particolarmente intensa fin dalle primissime ore di apertura della Fiera, con lo stand preso “d’assalto” da tantissimi visitatori, giovani e non, interessati a scoprire le eccellenze del made in Italy raccolte nella bella mostra itinerante. Sono state dunque continue e senza sosta le visite guidate dell’intero stand per tutto il giorno, il che dimostra l’interesse che il pubblico può avere rispetto ad un tema troppo spesso giudicato in superficie come semplice “stile italiano di arredamento”, ma che invece è passione e trasmissione del concetto di bello, incarnato in opere e grandi personaggi che rendono il settore del legno arredo come uno dei più importanti per l’Italia che con fatica sta ripartendo.
La terza giornata di kermesse riminese si è contraddistinta per ben due incontri organizzati da FederlegnoArredo: il primo, dal titolo “L’Io espressione di autenticità: il design sintesi di storia e cultura”, ha visto protagonisti di altissimo rango discutere e dibattere sullo stretto rapporto tra storia, design e cultura. I vari relatori sono stati moderati e introdotti da Chiara Piccinini, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sul tema di come nasce all’origine l’esperienza creativa. Uno spunto di notevole valore l’ha dato primariamente James Biber (architetto e progettista del Padiglione degli Stati Uniti a Expo 2015) che ha spiegato come «Ogni atto della creazione è identità, perciò ogni edificio rappresenta una biografia, di qualsiasi età e di qualsiasi epoca. Tant’è che una costruzione famosa può trasformare una città come avvenuto a Bilbao con il Museo Guggenheim». Il tratto dell’identità per il geniale architetto Biber è lo snodo attorno cui si legano design e cultura, esattamente come ha spiegato Andrea Cancellato, Direttore Generale Fondazione La Triennale di Milano, il quale ha puntato il suo intervento sull’anima del design italiano. Cancellato ha sottolineato lo stretto rapporto tra storia e cultura e alcuni altri elementi unici come velocità, comfort e semplicità, che lo hanno reso l’unico settore produttivo italiano «capace di importare cervelli e creatività». Ma cultura è anche, se non sopratutto, espressione di un popolo che vive e lavora, come ricordano nei loro interventi Don Francesco Braschi (Dottore della Biblioteca Ambrosiana e Presidente Associazione Russia Cristiana) e Padre Andrey Yurevich (architetto capo della Direzione Economica della Chiesa Ortodossa Russa e Responsabile del programma della costruzione delle nuove chiese a Mosca). Spiegando cosa può rappresentare la Chiesa oggi nel XXI secolo, padre Yurevich ha spiegato alla platea di Rimini che nella città di Mosca è previsto un piano per la realizzazione di circa 200 chiese – «ma potrebbero diventare anche 600!» – la cui progettazione sta dando vita ad un dibattito in Russia importantissimo in cui il senso stesso della Chiesa si sviscera tra i temi capitali di innovazione e tradizione.



Dopo il grandissimo successo di pubblico e di interesse in questo primo incontro, è arrivato anche il secondo, dal titolo “Giovani in cerca di lavoro, imprenditori in cerca di giovani”, incentrato sui temi del lavoro e della formazione per il futuro dei nostri giovani in Italia. Al dibattito moderato da Giorgio Vittadini (Presidente Fondazione Sussidiarietà), hanno preso parte Nicoletta Azzi di Panguaneta e Renato Crosti di Meridiani che hanno provato a rispondere alle provocazioni iniziali di grande interesse del Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Luigi Bobba: «Vorrei mobilitare di più i lavoro e vorrei fosse associato allo studio. Vorrei l’orientamento come diritto», approfondendo il grande tema del contratto di apprendistato che FederlegnoArredo per prima sta utilizzando per i giovani che si apprestano ad uscire dall’ITS del Polo Formativo del legno arredo a Lentate sul Seveso. I relatori hanno dunque cercato di far emergere la domanda chiave per il futuro del nostro paese, ovvero se scuola e lavoro possono rappresentare un percorso che offra le giuste competenze in modo da affrontare il mercato globale sempre più complesso. «Non dobbiamo mai dimenticarci che abbiamo la responsabilità di garantire il futuro delle nostre aziende», ha affermato Nicoletta Azzi, che crede fortemente nel buon progetto di Fla che con la creazione del Polo Formativo sta dimostrando come questa sia realmente la strada più remunerativa e positiva possibile per le imprese del legno arredo. Ma non solo le aziende ci “guadagnano”, è importante anche la concreta opportunità professionale di ogni singolo ragazzo, come ha sottolineato Crosti, «il Polo Formativo è importantissimo e mi auguro che gli studenti siano sempre numerosi». La conclusione è lasciata sempre a Bobba che sottolineando il grande esempio che FederlegnoArredo sta mostrando al paese nel trattare il complesso tema giovani-lavoro, promette un intervento anche istituzionale ai temi sollevati da questo incontro già nella prossima riforma: «Abbiamo preso esempio anche da questa esperienza di Fla per disegnare la riforma e sa settembre partirà una sperimentazione biennale».
Ma il ciclo di incontri a questa XXXVI edizione del Meeting di Rimini non finisce certo qui, domani in programma altri due dibattiti, entrambi presso lo stand Fla al Padiglione C1 della Fiera Nuova. Alle 13.45 l’incontro dal titolo “Giovani 3.0: aspettative e speranze protagoniste del futuro” e interverranno, moderati ancora da Giorgio Vittadini: Andrea Bazzicchetto (Amministrazione Delegato Henry Glass), Paolo Pastorino (Amministratore Delegato Deltacalor), Gerardo Iamunno (Titolare Gran Tour) e Elena Marta (Docente di psicologia di comunità presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore). Di grande interesse anche il secondo appuntamento della giornata, con Fla che presenta una testimonianza da un mondo lontano geograficamente am assai vicino nel mercato globale e sempre più a larghi confini come quello attuale: “Perché lavoro? Una testimonianza dalla Cina”, con Giovanni De Ponti (Direttore Generale FederlegnoArredo) che introduce il racconto dell’architetto Lyndon Neri dello Studio Neri & Hu.



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