Si è concluso l’intervento del presidente del consiglio Matteo Renzi al Meeting di Rimini, un intervento appassionato che ha dettato le coordinate per un rilancio dell’Italia nel mondo: “Essere la terra delle opportunità e non dei rimpianti”. Riforme, collaborazione, impegno di tutti, critica a vent’anni di Berlusconismo che ha fermato il cambiamento, impegno per gli immigrati anche a costo di perdere dei voti: “Non è buonismo, ma umanità: secoli di umanità ai quali non rinuncio per 3 voti. Prima salviamo le vite”. La risposta degli organizzatori del Meeting: per il bene comune noi ci saremo a collaborare.



La politica estera: non si può costruire un’Europa andando contro il vicino più grande, le sanzioni contro la Russia sono un errore tragico. Le persecuzioni contro i cristiani in Africa, in Pakistan e nel Medio oriente: i terroristi cercano di farci morire, non riuscendoci ci fanno vivere nel terrore. Il terrorismo è la radice della demagogia. Poi Renzi torna a parlare del nostro paese, riferendosi a Salvini che ha minacciato di bloccare l’Italia per tre giorni con manifestazioni. Sono vent’anni che l’Italia è bloccata dice. L’Italia in questi 20 anni ha trasformato la Seconda Repubblica in una rissa permanente ideologica che ha smarrito il bene comune e mentre il mondo correva è rimasta ferma in discussioni sterili interne…Il berlusconismo e antiberlusconismo hanno fatto mettere il tasto pausa”.  



Il premier adesso illustra le sue riforme, perché l’Italia con Berlusconi, dice, ha pigiato il tasto pausa: “L’Italia è di fronte a un bivio: l’Italia deve tornare a fare l’Italia e allora c’è spazio per uscire dalla crisi. Se viceversa non investisse su se stessa insistendo sulla negatività non sarà un’Italia meno ricca, ma il mondo”. E a proposito di Mediterraneo, aggiunge: “Quando parliamo di strategia per l’Ue forse si è persi vent’anni, quando parliamo di Mediterraneo non parliamo di frontiera Ue, ma del cuore dell’Ue ma non c’è stata sufficiente attenzione della politica nel considerare il Mediterraneo il cuore del dibattito Ue, si è guardato in direzione strabica”. E’ tempo di lavorare tutti per il bene dell’Italia dice: votate per chi vi pare, ma smettiamolo di attaccare per distruggere. “Essere la terra delle opportunità e non dei rimpianti”. E quindi l’argomento tasse: ridurre le tasse aumenta la giustizia sociale, non è un trucco per ottenere voti.



Non volevo venire al Meeting di Rimini, dice Matteo Renzi, non per un fatto ideologico. I miei predecessori a Palazzo Chigi sono venuti qui forse per utilizzare questo luogo come piazza politica. Anche predecessori alla guida del mio partito ha apprezzato il Meeting. Io invece vi ho incontrati in una esperienza personale, l’amicizia è una parola così bella da riempire il cuore, l’idea di incontrare alcune persone che ti arricchiscono è importante. Riconosco in questo luogo il luogo dove tanti amici hanno arricchito la loro esperienza. Renzi racconta quando da boyscout a scuola conobbe alcuni ragazzi di cielle e con loro aveva divergenze di opinioni, parla di un sacerdote di cielle che lo invita a un gitone, delle discussioni con gli appartenenti al movimento, ma sottolinea la bellezza di quella amicizia.

E’ cominciato l’incontro con il capo del governo Matteo Renzi, introdotto da Emilio Smurro e Giorgio Vittadini. Il premier è stato accolto dalla platea di cielle con applausi decisamente vigorosi, non tutti si aspettavano probabilmente questo sostegno a Renzi. Ma naturalmente bisognerà aspettare che pronunci le sue parole.  Giorgio Vittadini rivolge alcune domande a Renzi, a tema la situazione del nostro paese, quella che ha definito anomalia, nonostante la crisi persone che impegnano il proprio io per una rinascita. La seconda domanda riguarda l’Europa, una Europa di cui si rischia non interessi più alla gente comune. Terza domanda è il Mediterraneo e lo sviluppo del meridione italiano, concludendo con qual contributo dell’Italia alla pace in questi tempi di guerra. 

Ed ecco il giorno in cui tutti i riflettori della politica si accendono sul Meeting di Rimini. Dopo numerosi incontri di altissimo livello culturale, sociale, economico, la vista del presidente del consiglio Renzi ovviamente sposta tutte le attenzioni sul versante politico. Invitato anche lo scorso anno, il premier declinò l’invito; le malelingue dicono che adesso ha accettato dopo il calo elettorale delle ultime elezioni e viene a Rimini a cercare consensi. Il popolo del Meeting attende comunque al varco Renzi, la sua posizione sull’approvazione delle unioni civili ovviamente non piace ai ciellini, vedremo se rilascerà dichiarazioni al proposito. L’incontro è previsto alle ore 13 all’Auditorium Intesasanpaolo B3, introduce Emilia Guarnieri, interviene Giorgio Vittadini.