Novità nel processo ai vertici del Meeting di Rimini, la kermesse annuale ed estiva organizzata dalla fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli: tutti assolti al processo che vedeva imputati i vertici della Fondazione, rinviati a giudizio dal 2012 per una vicenda legata alle contribuzioni pubbliche della manifestazione che fa riferimento a Comunione e Liberazione. Tutti assolti perché il fatto non sussiste e così si chiude stamattina a Rimini il processo di primo grado ai vertici della Fondazione Meeting: Sandro Ricci, direttore generale; Roberto Gambetti, direttore amministrativo; Massimo Conti, legale rappresentante della Fondazione. L’accusa di aver intascato finanziamenti pubblici per la kermesse era partita da una inchiesta del 2012 su fatti legati al 2009 e al 2010; il giudice del Tribunale di Rimini dunque conferma quanto sempre affermato dagli accusati, ovvero che l’accusa era totalmente infondata e ritenuta priva di ogni reale presenza di prove. L’inchiesta risale al dicembre del 2012 per la precisione, quando il nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini aveva sequestrato beni per oltre un milione di euro tra saldi e immobili attivi risultati dai rapporti bancari intestati alla Fondazione. Ma il tutto ora viene stabilito che non sussiste e dunque in questo primo processo l’assoluzione è totale, come riportano le fonti locali di Alta Rimini e Rimini Today, quotidiani online informati con fonti direttamente dal Tribunale. 



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