Il primo incontro della mattina al Meeting Rimini 2016, quinta giornata di questa 36esima kermesse, sopsta l’attenzione sulla situazione e la condizione della Russia in questi difficili tempi, tra terrorismo, politica internazionale e isolamento per via delle sanzioni economiche. Ma questa è la superficie, come vedremo nell’incontro in programma alle ore 11.15 dalla Sala Illuminia B1, sotto la crisi della Russia c’è un sostrato della società che soffre, una religiosità sofferente che vuole essere riscoperta e riaffermata. Non tutto è perduto, come si vedrà nel dialogo di oggi dal titolo “Un abbraccio che cambia la storia”, un legame, un dialogo tra Oriente e Occidente può ancora avvenire e la storia umana e sofferente del “Cristo” è il banco di sfida tanto per il Papato che per la Chiesa Ortodossa. Un incontro è possibile, ripete da tempo l’Arcivescovo di Mosca, Paolo Pezzi, che sarà presente oggi nell’incontro e relatore principale. «Non ci sono ostacoli per un viaggio del Papa in Russia. Ma magari i tempi sono più maturi per un incontro tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato di Mosca; Si tratta di incontri di discussione, tavole rotonde, seminari. Poi ci sono le attività caritative. Facciamo insieme progetti per aiutare le famiglie in difficoltà, per il recupero dei malati di Aids o dei tossicodipendenti. Ma portiamo anche avanti una carità più “spicciola”, quotidiana… ci sono giovani cattolici e giovani ortodossi che svolgono assieme una attività caritativa con le persone più abbandonate e più bisognose», affermava S.Eccellenza Paolo Pezzi mesi fa in una intervista ad Acistampa. Un abbraccio è possibile per un dialogo che potrebbe davvero salvare un futuro altrimenti oscuro, con la minaccia del terrorismo che fa da ponte tragico tra i due mondi ancora così lontani. Partecipano: Vladimir Legoyda, Presidente del Dipartimento per i Rapporti tra Chiesa e Società e Mass Media del Patriarcato di Mosca; S. Ecc. Mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo di Mosca. Introduce Alberto Savorana, Portavoce di Comunione e Liberazione. L’occasione è importante per mettere a frutto domande, osservazioni e importanti riferimenti per un mondo che ci pare così lontano ma è così storicamente ed umanamente assai vicino.



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