A Brescia, lunedì 12 giugno, presso l’Auditorium Capretti dell’Istituto Artigianelli l’Associazione “Il Raggio” e la Fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli” hanno promosso una serata di presentazione della prossima kermesse riminese. Il Meeting è espressione dell’attenzione che il movimento di Comunione e liberazione ha nei confronti della cultura e degli stimoli che essa pone talvolta anche in forma interrogativa alla ricerca della fede cristiana. Il titolo di quest’anno del Meeting sarà “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo”. È una provocazione importante quella che giunge da questo titolo che pone il soggetto dentro a una storia, una tradizione, ma non in forma passiva bensì attiva attraverso l’azione e la formazione personale. La persona che incontra il patrimonio ereditato dalle generazioni che lo hanno preceduto è capace di riappropriarsi e farlo proprio nel tempo in cui è inserito.
Moderata da Giovanni Poli, la serata ha visto gli interventi di Sandro Ricci, direttore della Fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, della professoressa Marta Carletti, direttore del portale www.lanuovaeuropa.org e del professor Adriano Dell’Asta, docente di lingua e letteratura russa nell’Università Cattolica di Brescia.
L’intraprendenza di alcuni giovani riminesi che condividono l’esperienza cristiana dà forma alla possibilità di incontrare, conoscere e portare a Rimini tutto quello che di bello e di buono gli organizzatori vedono nella cultura del loro tempo. Così nel 1980 nasce la prima edizione del “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, un incontro di persone di fede e culture diverse che si incontrano e mettono in comunione uno sguardo che parte dal desiderio di scoprire la bellezza della realtà. Negli anni il Meeting di Rimini è divenuto il festival culturale più frequentato al mondo con edizioni che raggiungono gli 800mila visitatori. Al centro di questa esperienza, una realtà costituita da più di 3000 volontari e decine di incontri, eventi culturali e mostre concentrate in una sola settimana: quest’anno dal 20 al 26 agosto nel centro fieristico di Rimini.
Marta Carletti e Adriano Dell’Asta, curatori della mostra “Russia 1917. Il sogno infranto di un mondo mai visto” che sarà allestita durante la settimana riminese, ne hanno presentato un’anteprima. L’esposizione, realizzata nel centenario della Rivoluzione russa, ha come obiettivo la narrazione di cosa è successo in quel Paese che, partito da una situazione che potremmo definire normale, è di colpo crollato. In un tempo in cui la Chiesa abbandonò il mondo a se stesso generando un vuoto sociale e lasciando spazio all’utopia violenta che sostenne la creazione del mondo e dell’uomo nuovo, figli del totalitarismo sfociato poi nel nichilismo, sorsero anche movimenti e pensatori che, nonostante le critiche esterne e la crisi interna della Chiesa, seppero costituire, proprio grazie alla riscoperta del cristianesimo, ideali alternativi a quelli della violenza rivoluzionaria. Anche quest’anno, dunque, il Meeting di Rimini si presenta un’occasione di formazione e riflessione culturale di ampio respiro.
(Don Andrea Dotti)