Tra due mesi prende il via la 39esima edizione del Meeting di Rimini, intitolata “le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”. Per il secondo anno consecutivo all’interno della fiera sarà presenta un’area interamente dedicata al settore salute. Il Meeting Salute sarà il principale appuntamento nazionale di matchmaking e di aggiornamento su temi di attualità nell’ambito della sanità italiana. I sei giorni (dal 19 al 25 agosto) vedranno la presenza di vari esperti del settore che si confronteranno sulle sfide attuali del mondo Salute e su come la politica e l’economia stanno rispondendo a tali prove. Nel percorso di avvicinamento a questo evento ilsussidiario.net ha scelto di intervistare il prof. Roberto Bernabei, docente di Medicina interna e Geriatria, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma.
Buonasera, quali risultati sono stati raggiungi, a suo avviso, per il settore nel 2017?
Sicuramente il risultato più significativo è l’obbligo di vaccinazione per i bambini. Il decreto legge del giugno 2017 ha garantito oltre la protezione del singolo soggetto, il raggiungimento e il mantenimento della soglia di copertura del 95%, indicata dall’OMS come obiettivo minimo per garantire il cosiddetto effetto gregge e proteggere così dal contagio i soggetti fragili per cui i vaccini possono essere realmente controindicati. Per quanto riguarda invece gli adulti c’è ancora molto lavoro da fare. Siamo parecchio indietro rispetto agli standard internazionali.
La situazione degli anziani è invece molto eterogenea qui in Italia, con molte, direi troppe, diversità di trattamento da una regione all’altra. Cosa ci può anticipare del tema che affronterà?
Quest’anno ricorre l’anniversario di 40 anni dalla nascita del Servizio Sanitario Nazionale. Al Meeting discuteremo della necessità di difenderlo e di come difenderlo. Spesso si pensa che sia scontato poter usufruire di questo tipo di servizio pubblico ma non è così.
Sarà un’esperienza molto piacevole poter confrontarsi su questa sfida. Secondo anno di Meeting Salute, che valore ha per voi addetti ai lavori e per la gente comune che popola il meeting?
Personalmente ha grande valore. Innanzitutto è un’iniziativa unica nel suo genere perché mette in luce un tema importante, come quello sanitario, dando la possibilità di ascolto e confronto degli addetti ai lavori. L’idea di presentare al pubblico un centinaio di incontri pubblici dà la possibilità a chiunque di poter ascoltare e interessarsi della tematica che ritiene più opportuna. Inoltre, ricade in un periodo magico, ovvero quello di agosto, quando non ci sono in giro altri appuntamenti simili.
(Francesco Davide Zaza)