Uno dei temi più interessanti che il Meeting di Rimini, giunto ormai alla sua 39esima edizione, proporrà quest’anno sarà quello della salute, cui la manifestazione riminese dedicherà un’intera area: il Meeting Salute. Nei giorni di fiera i visitatori avranno la possibilità di ascoltare e interagire con i diversi esperti presenti. Sarà anche l’occasione per i giovani studenti in Medicina di approfondire le proprie curiosità. Nel 2018 sono numerose le sfide che la Medicina ha di fronte a sé, soprattutto in Europa. Da qualche anno l’Unione europea ha aumentato i fondi destinati alla ricerca cercando di intervenire con decisione per superare i numerosi problemi che ancora oggi sussistono all’interno dell’eurozona limitando di fatto la vita dei nostri concittadini. Nel suo percorso di avvicinamento al Meeting Salute 2018, ilsussidiario.net ha intervistato Matilde Leonardineurologa e direttore del Coma Research Centre-CRC della Fondazione Istituto Neurologico Besta di Milano.



Questa sarà la sua prima edizione al Meeting Salute: cosa ne pensa di questo evento?

Il Meeting Salute nasce in perfetta sintonia con il Meeting. C’è un filo rosso che lega il primo al secondo: “ciò che rende l’uomo felice”. Il legame tra salute e felicità è a mio avviso molto stretto, e per me è molto chiaro che non è solo l’assenza di malattia che rende felice l’uomo. Il Meeting Salute vuole valorizzare tutti gli sforzi fatti nei vari campi della Medicina (vaccinazioni, Organizzazione sanitaria, ricerca, sviluppo dei settori industriale, tecnologico…).Questi ultimi servono a migliorare l’ambiente che circonda l’uomo così oltre che curare anche da prevenire eventuali malattie. Diciamo che il Meeting Salute è una finestra più organizzata, più dettagliata rispetto a degli incontri sporadici. Una finestra dentro una grande casa: il Meeting di Rimini.



Ci può anticipare quali saranno i temi che tratterà alla fiera di Rimini?

Certo. Il primo incontro avrà come titolo: “Il bello del cervello”. In questa occasione cercherò di descrivere e parlare del cervello sia quando è sano che quando non lo è. Quest’area del corpo è innegabilmente bella e meravigliosa. Per me è una sfida ancora oggi dire cos’è e come funziona esattamente il cervello.

Ci spieghi meglio…

È come per l’astronomo. Lui conosce tutti i nomi delle costellazioni, delle stelle ma non può dire che cos’è l’infinito. Personalmente, mi capita lo stesso: saprei dire le funzioni del cervello, definire i nomi delle diverse aree cerebrali, ma spiegare cos’è la coscienza ad esempio è altra cosa…



L’altro incontro? 

“Le malattie croniche nel mondo lavoro”. Avrò la possibilità di esporre i risultati di una ricerca che sto coordinando per l’Unione europea (maggiori info su www.path-ways.eu, ndr), la quale raccoglie ben tre anni di ricerche in 11 Paesi europei sulle malattie croniche nel mondo del lavoro. I risultati che emergono in quasi tutti i paesi dell’Europa ci dicono che non c’è ancora un’attenzione adeguata a questa tematica. Anche perché le malattie croniche stanno crescendo proporzionalmente nella popolazione e poco si sa cosa fare nell’ambito del lavoro. Come neurologo mi concentrerò sull’emicrania. 

Come può il Meeting Salute sensibilizzare i visitatori?

Per quanto mi riguarda cercherò sicuramente di sensibilizzare le persone sull’importanza del cervello: una macchina che va gestita, curata. Bisogna avere consapevolezza delle proprie capacità. Inoltre ci sono parecchie malattie croniche che non vanno trascurate e di cui bisogna conoscere l’impatto che hanno sia sulle persone che sul mondo del lavoro: penso per esempio ai tumori, al mal di schiena o all’emicrania. 

(Sabino Zaza)

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