Il Meeting di Rimini 2020 si farà: a darne l’ufficialità ci ha pensato il presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz. Intervistato dal Corriere della Sera, il 51enne ha tenuto ad evidenziare che sarà importante tenere questo importante evento per fornire un contributo alla ripresa ed alla ricostruzione. L’edizione 2020 sarà prevalentemente digitale e rappresenterà uno dei primi grandi incontri dopo la fine del lockdown: «Lo faremo al Palacongressi anziché alla Fiera, ma sempre a Rimini. A secondo delle prescrizioni potranno partecipare da 200 fino a un massimo 400 persone per evento e ci sarà un solo evento contemporaneamente».



Il titolo di questa edizione è “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”: «Non è un caso che le persone, chiuse nelle loro abitazioni, si siano riavvicinate all’arte e alla musica, a una bellezza che arricchisce la vita. Il sublime non è un elemento effimero, ma il vero significato delle cose. Un significato da riscoprire».



MEETING DI RIMINI 2020: APPUNTAMENTO DAL 18 AL 23 AGOSTO

Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, Scholz ha annunciato che al Meeting di Rimini 2020 saranno invitati esponenti del Governo e componenti dell’intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, ma il mondo di Cl continua a tenersi ben distante dall’identificarsi con uno schieramento politico: «Questo non significa rinunciare alla politica, anzi, vogliamo dare un contributo ad una comprensione più approfondita dei problemi di cui si dibatte».

Ed il 51enne ha le idee chiare sul possibile ritorno di un partito cattolico: «In questo momento non mi sembra realistico. La questione prioritaria è che i cattolici si impegnino là dove sono chiamati a vivere la loro responsabilità». Appuntamento dal 18 al 23 agosto 2020, il Meeting di Rimini 2020 sarà uno dei primissimi appuntamenti della ripartenza italiana post emergenza sanitaria…