Bernhard Scholz ha fatto un primo bilancio sul Meeting Rimini di quest’anno, “Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime”, confermato che questa edizione si è rivelata particolarmente importante per riflettere sui motivi di un rinnovato impegno personale e sociale. Ha sottolineato come il messaggio di papa Francesco è stato un grande incoraggiamento a comprendere che è proprio «lo stupore che mette e rimette in moto la vita, consentendole di ripartire in qualunque circostanza» e che dà «la forza per affrontare disagi e fatiche». Il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, ha ringraziato gli organizzatori per aver realizzato il Meeting anche quest’anno e ha invitato i partecipanti ad essere «profeti della meraviglia e della speranza». Nel suo intervento sul titolo della manifestazione il costituzionalista Joseph Weiler ha ricordato che l’umano stesso è fonte strabiliante di meraviglia, anche quando è sfidato da eventi drammatici o disumani. Una parola-chiave del Meeting di fronte alla situazione drammatica che stiamo attraversando è stata «speranza»: il contributo di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, è andato al cuore di questa esperienza, indagandone origine e ragioni.

L’attenzione ai giovani ha caratterizzato non solo gli incontri sulla scuola e sull’educazione, ma anche quelli sull’economia e il welfare. Dal discorso inaugurale di Mario Draghi (già presidente della Bce) all’intervento del Nobel Muhammad Yunus, tanti ospiti hanno sottolineato l’importanza di una responsabilità condivisa per creare un futuro diverso con un assetto politico competente e coraggioso. In un ciclo dedicato al nesso fra sostenibilità e sussidiarietà si è discusso di tematiche decisive legate all’economia, alla mobilità e allo sviluppo delle città.

Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato in modo incisivo la necessità di una ricostruzione con «profonda idealità, ampia visione e grande concretezza», una necessità che si è evidenziata in discussioni di ampio respiro sul futuro della democrazia, sul senso del Parlamento, sul rapporto Stato-Regioni e, al contempo, in incontri più mirati sulle riforme dei sistemi sanitari e del welfare. La sottolineatura del presidente Mattarella sul cambiamento dell’Unione Europea come «premessa di un rilancio dell’Italia» è stata raccolta anche nei dibattiti sull’utilizzo del Recovery fund – Next Generation UE, soprattutto dagli interventi del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e del commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni.

Intellettuali, scrittori e scienziati di fama mondiale hanno documentato che lo stupore e la gratitudine per la bellezza della realtà ci permettono di cogliere i significati più profondi della nostra esistenza e di arricchire la ricerca del bene. E se le regole anti-Covid hanno consentito solo a un numero limitato di persone di partecipare ad alcuni incontri, i contenuti resi accessibili sulle piattaforme digitali del Meeting e dei media partner hanno registrato ad oggi più di un milione di accessi con visualizzazioni on demand in continua crescita e sempre a disposizione di tutti.

Ampie parti del programma sono state rilanciate su 130 piazze in Italia e in altri 25 Paesi, dove gli “ambassador” del Meeting hanno organizzato serate ed eventi. Un ringraziamento particolare va ai volontari a Rimini e tutti quelli che hanno organizzato le piazze, ai relatori, ai tecnici, ai partner e ai sostenitori. Tutti si sono impegnati con passione, responsabilità e creatività. Questo Meeting ha dimostrato che ognuno di noi, l’Italia stessa, può ripartire positivamente, pur nel rispetto integrale delle regole che la circostanza Covid ci impone.

La Special Edition 2020 si è conclusa con le testimonianze di quattro donne che, in altrettanti angoli del mondo, affrontano situazioni spesso disumane con «una speranza che non delude», un ponte gettato verso la prossima edizione (la 42ma) che si svolgerà dal 20 al 25 agosto 2021 a Rimini; il titolo sarà: Il coraggio di dire “io”.