Meg Ryan, in una intervista a Repubblica, ha parlato della sua carriera da attrice e regista in vista dell’uscita di Coincidenze d’amore, film tratto dal testo teatrale di Steven Dietz e ambientato in un aeroporto del Midwest, dove due ex amanti rimangono bloccati dopo essersi incontrati per caso. “È qualcosa di più di una commedia sentimentale. Le situazioni che i protagonisti si trovano ad affrontare rappresentano temi universali, ma riguardano persone più adulte, più mature. Parliamo di occasioni perdute, di fraintendimenti, di incomprensioni che hanno fatto perdere loro venticinque anni. Le questioni da affrontare sono parecchie, tutte in una notta”.
A 62 anni insomma non ha alcuna intenzione di fermarsi. Soprattutto da quando nel 2015 ha scoperto l’amore per la regia. “Come attrice avevo vissuto il set solo in modo, diciamo così, marginale, da regista sei al centro di una comunità meravigliosa fatta da tanti artisti con cui condividi pensieri su ciò che hai scritto, su quella scena che era solo nella tua testa”. Per l’occasione ha scelto David Duchovny: “È stato il partner perfetto”.
Meg Ryan racconta la sua carriera all’età di 62 anni
Meg Ryan non può che dirsi in generale soddisfatta della sua carriera. “Alla mia età credo che successo e fallimento si equivalgano. Li osservo entrambi con il dovuto distacco, li giudico per quel che sono e questo ti regala una grande libertà: non hai la sensazione di dover dimostrare qualcosa, vuoi solo esprimere ciò che senti, cosa che io faccio sempre e comunque”.
Anche se il mondo del cinema è profondamente cambiato “In termini di business e opportunità mi sembra un periodo piuttosto angusto per questo tipo di film, a Hollywood. Dopo il Covid e la fase degli scioperi ci si aspettava altro, non è andata così”, ha sottolineato. L’amore del pubblico però non è mai mancato: “Continua a sorprendermi quel calore sconosciuto, la persona che arriva da me e si sente come se mi conoscesse da sempre”.