LA LETTERA DEL REGISTA MEL GIBSON ALL’EX ARCIVESCOVO VIGANÒ DOPO LA SCOMUNICA DEL VATICANO

Secondo l’attore e regista hollywoodiano Mel Gibson la scomunica del Vaticano contro l’ex nunzio apostolico Usa Carlo Maria Viganò era sì ampiamente prevista ma non per questo meno grave: secondo il geniale artista cristiano – ideatore di grandi film come “The Passion”, “Apocalypto” e “L’uomo senza volto” – la scomunica deve essere una sorta di “medaglia d’onore” in quanto per Mel Gibson l’intera Chiesa post-Concilio Vaticano II è da considerarsi scismatica.



L’effetto della sentenza del Dicastero per la Dottrina della Fede contro una delle figure più influenti degli ultimi decenni nella Chiesa americana ha fatto discutere non poco negli States: e così Mel Gibson, attaccato ad Hollywood specie dopo aver firmato la regia del film sulla passione di Gesù, prende ipotetica carta e penna e scrive una lunga lettera indirizzata all’ex arcivescovo Viganò per esprimergli solidarietà e vicinanza. Il tutto con pesantissime accuse lanciate contro Papa Francesco e l’intera Santa Sede attuale. La lettera è stata pubblicata in italiano dal blog vaticano di Aldo Maria Valli, poi ripresa sui social dallo stesso Carlo Maria Viganò: «Ha tutta la mia solidarietà per il fatto che soffre pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri lei è un eroe coraggioso».



Testimone del Vangelo in molti dei suoi film, la versione di Mel Gibson è pienamente in sintonia con Viganò e completamente accusatoria invece nei confronti del Santo Padre: al di là dei giudizi e del peso che possono avere certe parole, resta l’amarezza per una spaccatura evidente in varie parti della Chiesa e degli stessi fedeli americani, semplici o star del cinema che siano. L’ammirazione del regista per la moralità dell’ex arcivescovo scomunicato è sincera, così come la sua fede, mentre resta ovviamente controverso il giudizio che non concede alcun appello alle motivazioni scelte dal Vaticano nella condanna a Viganò.



“IL VERO SCISMATICO È PAPA FRANCESCO”: VIGANÒ RIPUBBLICA LA LETTERA DI MEL GIBSON

Secondo Mel Gibson infatti l’ex nunzio apostolico Usa ha pienamente ragione nel definire illegittimo il Pontificato di Francesco: «mi congratulo per il suo coraggio, ma soprattutto per come mantiene la fedeltà alla vera Chiesa! Lei è un Atanasio dei giorni nostri! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difende Cristo e la sua Chiesa. Sono d’accordo con lei al 100% sul fatto che la chiesa postconciliare del Vaticano II è una chiesa contraffatta».

L’essere stato accusato di scisma dal Dicastero, secondo Gibson, dovrebbe essere giudicato come un «distintivo d’onore se si considera che egli è un apostata totale e la espelle da una falsa istituzione». L’attore e regista cattolico ritiene che un vero scisma richiede innovazione e novità e su questo il giudizio è che non sia Viganò bensì lo stesso Bergoglio ad essere «veramente scismatico», addirittura si sarebbe già scomunicato “da solo” con le eresie pubbliche dette fin dall’inizio del Pontificato (anche se non spiega né dove né quali avrebbe detto). Mel Gibson prova a solidarizzare con Viganò scrivendogli di non preoccuparsi per questa scomunica perché ricevuta da chi non è nemmeno più cattolico: «Sono con lei, e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa Chiesa. Bergoglio e le sue coorti hanno le vesti e gli edifici, ma voi avete la fede», conclude ancora durissimo Mel Gibson nell’offrire la propria preghiera per l’ex nunzio scomunicato. L’intera lettera scritta da Mel Gibson e pubblicata su diversi blog tradizionalisti, anche negli States, è poi stata ripubblicata su X dallo stesso Carlo Maria Viganò che però non ha voluto commentare ulteriormente.