Melania Rizzoli ospite di Francesca Fagnani a “Belve” su Rai Due. Tanti i temi toccati nell’intervista all’Assessore al Lavoro, all’Istruzione e alla Formazione della Regione Lombardia, da sempre vicinissima al presidente Berlusconi. “Che animale mi sento? Direi un’aquila, per volare alto. Mi faccio chiamare Rizzoli e non De Nichilo perché il mio è un cognome impronunciabile e poi io mi sento Rizzoli: questo cognome me lo ha dato mio marito, ho fatto parte della sua vita per 25 anni e mi identifico in questo cognome“. Melania Rizzoli è anche un medico chirurgo, ma in cosa la politica è meglio della medicina? “La medicina salva vite, la politica però può legiferare affinché sempre più vite vengano salvate“. Proprio in funzione del suo lavoro, Melania Rizzoli è stata anche medico personale di Bettino Craxi, tanto che si prese cura del suo corpo una volta morta: “La cosa più terribile: quando siamo arrivati nella clinica dov’era stato trasportato, perché lui era morto in casa, è dove l’ho trovato e come l’ho trovato. Non esistevano celle frigorifere, camere mortuarie, l’abbiamo trovato infilato in una specie di cella ma scomposto, non preparato. C’era già il rigor mortis e quindi abbiamo dovuto sistemarlo con gli infermieri tunisini, io l’ho addirittura toccato perché aveva delle macchie emostatiche. Se ho pianto? No, perché lo facevano i propri congiunti. Ho cercato di renderlo il più presentabile possibile proprio per l’amore che i suoi cari provavano per lui“.
Melania Rizzoli: “Quando Mastella tirò fuori le mozzarelle di bufala…”
Uno degli insegnamenti che Melania Rizzoli ha dato ai suoi figli è il seguente: il carattere è più importante dell’intelligenza, perché senza il carattere soccombi. “Il mio carattere? Non direi forte, mi è venuto forte dopo tante prove della vita. Io ero una accomodante, tollerante, adesso non lo sono più. Un mio pregio? La generosità. Un difetto? Forse sono abituata a dire sempre la verità“. Melania Rizzoli ha condiviso parte della sua giovinezza in appartamento con l’amica Mara Venier: “Una sera, durante un brindisi con amici, venne il ministro Clemente Mastella che era un amico. Ad un certo punto, preoccupato, dice: ‘Oddio, ho dimenticato la valigetta in macchina’. I suoi agenti di scorta si precipitano, prendono la valigetta e quando la apre tirano fuori le mozzarelle di bufala e i dolcetti di Benevento. Una mia trasgressione? Ce ne sono state tante, diciamo che alcune di queste però non si possono dire…Tacchi? Li adoro, sui sampietrini di Roma volo, non ho mai comprato delle ballerine, danno la postura e sono la femminilità. Chi veste meglio in Parlamento? Prima sicuramente le donne di destra, quelle di sinistra però hanno imparato rapidamente e anche attualmente quelle del MoVimento 5 Stelle, addirittura hanno imitato il modo di atteggiarsi delle donne di destra, anche se il risultato non sempre è paragonabile. Molte ad esempio imitano il mio modo di vestire, mi dicono ‘ah che belli questi tubini’, però dipende chi li indossa. Mi imita ad esempio nel modo di vestire Renata Polverini, che ha però un fisico differente“.
MELANIA RIZZOLI: “MIO MARITO NON VOLEVA ELEONORA GIORGI AL FUNERALE”
Melania Rizzoli ha sempre mostrato un certo fastidio quando si parlava di lei come la “regina dei salotti” romani: “Le persone a cui voglio bene le voglio vedere, voglio stare con loro, cercare delle occasioni. E siccome sono una anche affascinata dall’intelligenza mi piace confrontarmi, arricchirmi. Io con uno mediamente intelligente non ci prendo nemmeno un caffè perché mi annoio. E quindi invitavo tutti gli amici della vita di mio marito e facevamo queste cene, avevamo una bellissima sala da pranzo. Una tavola con 30 posti a sedere? Anche 34-36. Era bello perché io mischiavo anche le professioni: c’erano politici, imprenditori, industriali, gente dello spettacolo…I romani dicono che erano casting? No, non è che io potevo invitare persone che non erano del nostro ‘cerchio’ diciamo“. Francesca Fagnani chiede poi alla sua ospite quale sia stato il dolore più grande della sua vita: “La morte di mio marito. Io ho affrontato anche una malattia grave, a metà della mia vita mi sono ammalata: ho avuto il linfoma non Hodgkin che è un tumore del midollo, immunologico, e quindi l’ho dovuto affrontare, curare, per fortuna guarire, però ero smarrita perché ho affrontato questa malattia sia da medico che da paziente. Sono arrivata a fare il trapianto di staminali, le mie, mi ha addirittura ringiovanito e senza Angelo non ce l’avrei fatta perché lui voleva assolutamente che io vivessi e arrivava con dei regali splendidi. Io gli dicevo: ‘Guardami, non potrò mai metterli’. Lui mi rispondeva: ‘Li metterai’. Craxi ci ha fatto conoscere: per lui è stato un colpo di fulmine, dopo 3 giorni mi ha detto che voleva sposarmi. Nessuno mi amerà più come lui. Quando parlo di Angelo mi commuovo. Eleonora Giorgi? Mio marito mi disse che al suo funerale non avrebbe voluto Eleonora Giorgi. Lei invece si presentò. Ma sa, le persone dello spettacolo fanno di tutto per stare sotto le telecamere“.