Uno studio scientifico approfondisce l’analisi che la melatonina può avere nel Coronavirus e altre infezioni virali. I due autori George Anderson e Russel J. Reiter scrivono che “la regolazione dei percorsi melatonergici, sia pineali che sistemici”, può essere un aspetto importante nel modo in cui i virus guidano i cambiamenti cellulari che sono alla base del loro controllo della funzione cellulare.



I due studiosi esaminano il ruolo della via melatonergica nelle infezioni virali, dall’influenza fino all’infezione da Coronavirus. La soppressione virale della melatonina pineale inibisce l’attrazione dei neutrofili, contribuendo in tal modo a una iniziale “tempesta di citochine”, nonché alla regolazione di altre cellule immunitarie.



La melatonina induce il gene circadiano, Bmal1, che disinibisce il complesso piruvato deidrogenasi (PDC), contrastando l’inibizione virale di Bmal1/PDC. Il PDC guida la conversione mitocondriale del piruvato in acetil-coenzima A (acetil-CoA), aumentando così il ciclo dell’acido tricarbossilico, la fosforilazione ossidativa e la produzione di ATP. La soppressione della melatonina pineale attenua ciò, impedendo il “ripristino” circadiano del metabolismo mitocondriale.

MELATONINA E CORONAVIRUS: LA RICERCA

Ciò è particolarmente rilevante – annotano i ricercatori – nelle cellule immunitarie, dove spostando il metabolismo dalla fosforilazione glicolitica a quella ossidativa, si passa dalle cellule reattive a fenotipi quiescenti. L’acetil-CoA è un cosubstrato necessario per l’arilalchilammina N-acetiltransferasi, fornendo un gruppo acetile alla serotonina e dando così inizio alla via melatonergica.



Di conseguenza, la melatonina pineale regola la melatonina mitocondriale e il fenotipo delle cellule immunitarie. Il controllo guidato da virus e citochine della via melatonergica pineale e mitocondriale regola quindi le risposte immunitarie. Anche i cambiamenti causati dalla tempesta di virus e citochine aumentano la permeabilità e la disbiosi intestinale, sopprimendo così i livelli di acido grasso a catena corta, butirrato e aumentando il lipopolisaccaride circolante (LPS).

Le alterazioni di butirrato e LPS possono favorire la replicazione virale e la gravità dei sintomi dell’ospite attraverso impatti sulla via melatonergica. Concentrarsi sui regolatori immunitari ha implicazioni terapeutiche per il Coronavirus e altre infezioni virali e questo sarà naturalmente l’obiettivo di ulteriori studi della ricerca scientifica.