La melatonina non è un sonnifero e non va assunta con leggerezza. Si tratta infatti in una sostanza che aiuta ad addormentarsi, di un ormone che il nostro cervello produce quando è buio. Il picco di melatonina nel sangue raggiunge un piccolo fra le due e le quattro del mattino, e diminuisce gradualmente fino al risveglio in concentrazioni che cambiano a seconda dell’età. Non è però un toccasana per i disturbi cronici del sonno: la melatonina infatti riduce di circa 8 o 10 minuti il tempo necessario per addormentarsi, e la sua produzione è bloccata per esempio dalla luce solare e dalla luce blu degli schermi, la più dannosa per questo ormone.
Come sintetizza Il Corriere della Sera, un integratore a base di melatonina può essere utile per sincronizzare il ritmo sonno-veglia o per le persone che tendono ad addormentarsi molto tardi in modo da ripristinare orari regolari. Questo integratore però andrebbe preso solamente per periodi brevi e soprattutto non è indicato nel caso ci siano dei problemi di insonnia cronica oppure dovuti al lavoro su turni. Gli studi scientifici, inoltre, non permettono di comprendere quali sono i possibili effetti di un impiego cronico di melatonina e per questo motivo non si può assumere per un periodo lungo.
Melatonina ormone del sonno, effetti collaterali e sostanze da evitare: i dettagli da conoscere
La melatonina non dà generalmente effetti collaterali se assunta per un breve periodo. In alcuni casi però può portare a sonnolenza diurna, senso di confusione, mal di testa, vertigine, dolore di stomaco, nausea, calo dell’appetito, diarrea, tono dell’umore depresso oppure facile irritabilità, sonno agitato e perfino incubi, ma può anche portare alla modificazione dei valori della pressione arteriosa. Alcune segnalazioni su soggetti che l’hanno assunta per lunghi periodi hanno mostrato anche la possibilità di conseguenze sull’apparato riproduttivo maschile e femminile, come riporta Il Corriere della Sera.
Quando si assume della melatonina è importante non bere alcolici e neanche bevande con caffeina, perché agiscono in senso contrario. È anche consigliato non guidare per alcune ore dall’assunzione. È bene anche prestare attenzione a eventuali conflitti tra la melatonina e alcuni farmaci, quali sedativi, antidepressivi, anticoagulanti, antidiabetici. La melatonina non va generalmente somministrata ai bambini, che ne possiedono in quantità maggiore rispetto agli adulti, così come non va assunta in gravidanza o durante l’allattamento trattandosi di un ormone. In questi casi è sempre bene rivolgersi a uno specialista che sappia fornire i corretti consigli.