Tommaso Buscetta ha avuto tre mogli. Nel 1944, a soli 16 ani, sposa Melchiorra Cavallaro, una ragazza orfana, di tre anni più grande di lui. Dal matrimonio nascono quattro figli: Felicia, Benedetto, Antonio e Domenico. All’inizio degli anni ’50 la famiglia si trasferisce in Argentina in cerca di lavoro. Qui don Masino inizia a costruire la sua fama di “tombeur de femmes”. Nel 1957 tornare a Palermo e si prepara a partire alla volta degli Stati Uniti. Ma una sera, al casinò di Saint-Vincent, conosce Vera Girotti, moglie del batterista Gegè di Giacomo, a lungo collaboratore e amico di Renato Carosone. I due lasciano l’Italia per il Messico, dove nel 1957 nasce la figlia Alessandra. Nonostante la nuova relazione, don Masino chiede alla moglie Melchiorra e ai figli di stabilirsi con lui a New York. Nel novembre del 1966, a New York, Tommaso Buscetta, sotto il falso di di nome Manuel Lopez Cadena, sposa Vera: le nozze non hanno alcun valore in Italia, ma nessuno può dire che Alessandra è illegittima. Poco dopo nasce Lisa.
Tommaso Buscetta: la terza moglie Cristina
Due anni, nel 1968, Tommaso Buscetta cambia moglie. Approda in Brasile e diventa Paulo Roberto Felici. Si sposa, questa volta in chiesa, con Cristina De Almeida Vimarais, figlia di un noto avvocato brasiliano, laureata in psicologia. Inizialmente don Masino tiene nascosto a Vera il matrimonio con Cristina: è la seconda moglie a pagargli la cauzione per farlo uscire dal carcere di New York. Ma sarà Cristina, con cui avrà altri due figli, a restare al fianco del boss dei due mondi durante il processo e fino alla morte nel 2000. La travagliata vita sentimentale di Buscetta comprometterà la sua ascesa all’interno di Cosa Nostra. Nel 1970, infatti, don Masino viene “bocciato” dalla Cupola perché ha tradito uno dei comandamenti di Cosa Nostra: il rispetto del vincolo della fedeltà coniugale.