MELENCHON ACCUSA MACRON: “BROGLI ALLE ELEZIONI LEGISLATIVE”

Dopo soli due mesi dalla vittoria di Emmanuel Macron alle Presidenziali, i risultati in Francia per le Elezioni Legislative 2022 fanno discutere e non poco l’area della “Gauche” (sinistra francese): la maggioranza uscente – riunita da Macron sotto il simbolo “Ensemble!” (Insieme!) ha ottenuto al primo turno il 25,75% dei voti, solo 21.442 in più rispetto ai “Nupes” del leader di sinistra Jean-Luc Mélenchon (LFI, PCF, PS ed EELV). 21mila elettori sul bacino totale di 23,3 milioni andate alle urne.



«Abbiamo un grosso dubbio», rilancia indispettito il leader della sinistra francese, «un dubbio su quello che sono capaci di fare per manipolare i risultati»: Mélenchon accusa Macron direttamente di brogli elettorali per i risultati delle Legislative, in attesa comunque ancora di un ballottaggio domenica prossima 19 giugno 2022. Non pago dello sfogo del suo leader, anche il braccio destro Alexis Corbière contesta le cifre date dal Ministro dell’Interno Gérald Darmanin: «Darmanin ricomincia lui voleva imbrogliare prima dell’inizio del primo turno facendo in modo che il nome Nupes non apparisse. Queste cifre sono false. Di certo ha soppresso nostri candidati, fa in modo che alcuni che ci sostenevano non fossero compresi fra i Nupes e non li ha contati, in particolare nei Territori d’Oltremare. E’ per questo che ora ha queste cifre», ha detto ai microfoni di RMC il deputato di La France Insoumise. La polemica rilanciata dalla sinistra contro il Presidente dell’Eliseo riguarda quanto emerso in campagna elettorale, ovvero sulla possibilità di considerare “Nupes” come nome della coalizione sulle schede.



RISULTATI ELEZIONI FRANCIA 2022: ORA COSA SUCCEDE

Mélenchon è furibondo e accusa l’intero Eliseo di aver “taroccato” i risultati: «non sono possono fare in Francia cose da repubblica delle banane».

La controreplica della Premier Borne e di altri titolari del Governo Macron contro il leader della sinistra è netta: «non sa perdere Mêlenchon». Va però considerato – come sottolinea il “Corriere della Sera” – che dopo il disastro organizzativo della finale di Champions League, la credibilità di Darmanin è ai minimi storici: «aveva già cercato di impedire il conteggio totale dei voti della Nupes, dividendoli tra le varie formazioni in modo da “mascherare” il peso complessivo della coalizione», sentenzia ancora il “CorSera”. A questo punto non resta che attendere il ballottaggio di domenica per sapere se il presidente francese Emmanuel Macron potrà mantenere la maggioranza assoluta: con l’astensione al massimo storico – al 52,49% (nel 2017 era stata del 51,3%) – e con le accuse di brogli, unita forse al ricorso che potrebbe essere presentato in questi giorni contro i risultati del primo turno, consegna uno scenario di profonda incertezza nella “nuova” Francia del Macron II.