L’abbiamo conosciuta grazie alle innumerevoli partecipazioni cinematografiche e televisive, attrice iconica tra le tante pellicole de La casa nella prateria: Melissa Gilbert – oggi 60 anni – si è raccontata attraverso i social qualche giorno fa facendo per la prima volta luce su una malattia che affronta fin da bambina ma che solo di recente è riuscita ad individuare il quadro clinico. Melissa Gilbert soffre di misofonia, una sindrome neuro-comportamentale che rende intolleranti – con derive anche violente dal punto di vista della reazione – ad alcuni rumori e suoni di diversa entità e matrice.



Come anticipato, Melissa Gilbert convive con la malattia – misofonia – fin da bambina; stando a quanto raccontato sui social – come riporta il Corriere della Sera – già ai tempi della scuola viveva con estrema angoscia e fastidio quei fenomeni quasi incontrollabili dovuti alla sindrome neuro-comportamentale. “Se qualcuno dei bambini masticava una gomma o mangiava o batteva le unghie sul tavolo, avrei voluto fuggire”. L’attrice ha poi spiegato: “Diventavo rossa come una barbabietola e i miei occhi si riempivano di lacrime; me ne stavo lì seduta sentendomi assolutamente infelice e orribilmente in colpa per comportarmi in modo così odioso verso tutte le persone che amavo”.



Melissa Gilbert e la malattia: “La misofonia non è andata via, ma ora ho gli strumenti per controllarla…”

La misofonia – malattia di cui soffre Melissa Gilbert – è ancora oggi oggetto di studio e l’attrice, dopo essersi affidata a degli specialisti presso la Duke University di Durham (Gran Bretagna) è riuscita non solo ad individuare la sindrome ma anche a trovare dei metodi preventivi per lenire gli effetti e ridurre le reazioni dovute al fastidio per suoni e rumori. “La misofonia non è andata via ma mi hanno fornito degli strumenti per tenerla sotto controllo. E’ una patologia reale e può essere incredibilmente debilitante. I ricercatori stanno studiando per capirne le cause, ma ci sono già metodi per avere aiuto basato su evidenze scientifiche”.

Leggi anche

Omicidio Garzeno, l'amico del 17enne: "I soldi? Suo chiodo fisso"/ "Pensavo che l'assassino venisse da fuori"