Melissa Satta, il monologo a Le Iene
Melissa Satta, 37 anni, e Matteo Berrettini, 26 anni, stanno insieme dea qualche mese, ma solo a inizio del mese di aprile l’ex velina ha ufficializzato la reazione con il tennista postando sulla sua pagina Instagram la prima foto in coppia. I due si sono conosciuti tramite amici comuni poco prima di Natale. Subito dopo sono iniziate a circolare le prime foto insieme, prima a una partita di basket al forum d’Assago, poi mano nella mano in giro per le vie di Milano. Il tennista sta vivendo un 2023 complicato, tra risultati deludenti e problemi fisici.
Sui social e non solo, c’è chi ha dato la colpa alla Satta per gli insuccessi di Berrettini. Ieri sera a Le Iene la showgirl è stata protagonista di un monologo in cui ha raccontato gli insulti e le accuse subite negli ultimi tempi per la sua storia d’amore con Matteo Berrettini: “Da tempo sono vittima di insinuazioni e insulti per la mia relazione. All’inizio erano solo commenti sui social e a quelli, purtroppo, ti ci abitui pure, ma quando il mio fidanzato è stato costretto a ritirarsi per infortunio da un torneo ho capito che il problema era ben più grosso”.
Melissa Satta: “Vittima di insinuazioni e insulti per la mia relazione”
Qualche settimana fa Matteo Berrettini si è ritirato a poche ore dagli ottavi di finale del Masters di Monte Carlo, per un infortunio muscolare agli addominali: “Un importante quotidiano ha titolato: “Melissa Satta porta sfortuna”. Un titolo che non solo è inaccettabile, ma che è indice del sessismo profondo che la nostra società ha interiorizzato.“Cherchez la femme” scriveva Dumas più di 160 anni fa, e questa espressione purtroppo descrive ancora molto bene la tentazione irresistibile, quando qualcosa nella vita di un uomo va storta, a dare la colpa alla sua donna, alla strega capace di prosciugargli talento e buona sorte”, ha detto Melissa Satta nel suo monologo a Le Iene, sottolineando come nessuno uomo sia mai stato accusato di portare sfortuna alla sua compagna. Il discorso di Melissa Satta si è concluso con un invito a riflettere prima di attaccare qualcuno: “Questa voglia d’incolpare, di distruggere l’altro, è la stessa a cui ogni giorno sono esposte tante giovani sui social e che, da madre, non voglio che mio figlio debba mai conoscere. La prossima volta che vi verrà voglia di scrivere un commento di odio provate a fermarvi e a riflettere sui motivi per cui provate quell’odio. Potreste iniziare a scoprire molto su voi e, forse, a diventare persone migliori”.