Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, nella serata odierna ha pubblicato un video messaggio rivolto agli italiani per parlare della crisi dei migranti, una situazione che definisce “insostenibile”. Quello che sta succedendo in Africa, infatti è “un quadro difficilissimo tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione”.



“È evidente però, sostiene decisa Giorgia Meloni, “che l’Europa non può accogliere questa massa enorme di persone, particolarmente quando il flusso viene gestito da trafficanti senza scrupoli e si muove su rotte illegali”. Di contro, però, il Governo ha lavorato duramente per cercare una soluzione “strutturale” e duratura, che ha portato alla richiesta, in Europa, di “un cambio di paradigma. Fermare a monte i trafficanti di essere umani e l’immigrazione illegale, concentrarsi sulla difesa di confini esterni e non sulla distribuzione”. Come realizzare questo obiettivo? Secondo Giorgia Meloni “con una missione europea, anche navale, in accordo con le autorità del nord Africa per fermare i barconi, verificare chi ha diritto o meno all’asilo e accogliere solo chi ne ha effettivamente diritto. Parallelamente, lavorando con investimenti seri allo sviluppo del continente africano“.



Meloni: “In Europa qualcuno ci rema contro”

“Siamo riusciti a tenere sotto controllo le partenze dalla Libia”, spiega ancora Giorgia Meloni, “ma intento precipitava la situazione in Tunisia. Il Governo allora ha lavorato ad un accordo tra Europa e Tunisia, che preveda il blocco delle partenze da una parte, e il sostegno all’economia tunisina dall’altra. Purtroppo, però, mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavorava in questa direzione, un’altra parte d’Europa lavorava nella direzione opposta“.

“Penso”, spiega Meloni, “al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con cui non si possono fare accordi, chi sostenere che la Tunisia non sia un porto sicuro dove non è possibile rimpatriare gli immigrati irregolari. A questo si aggiunge il fatto che nonostante l’accordo firmato i 250milioni di euro concordati non sono ancora stati trasferiti alla Tunisia”. Dal conto suo, però, la Presidente Meloni rimane “convinta che il nostro piano sia quello più serio per risolvere il problema, ma richiede tempo soprattutto se quel lavoro viene intralciato da interessi ideologici, ma l’Italia non può più aspettare



Giorgia Meloni: “Ora servono misure straordinarie”

Insomma, per Giorgia Meloni è necessario che la missione europea per fermare gli sbarchi parta, e proceda decisa. Similmente, sostiene di aver scritto a von der Leyen “di venire a Lampedusa perché si renda personalmente conto della gravità della situazione” e a Charles Michel perché inserisca “all’ordine del giorno del consiglio di ottobre la pressione migratoria. È necessario”, spiega la presidente, “avviare immediatamente una missione europea per bloccare le partenze”.

Nell’attesa di una risposta dall’Europa, però, secondo Giorgia Meloni è ora, in Italia, “di adottare misure straordinarie per far fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto in questi giorni. Nel consiglio dei ministri di lunedì”, spiega, “porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza, che verrà alzato a (..) 18 mesi”. Similmente, il Governo è già al lavoro per potenziare “i centri per i rimpatri, in modo che chi entra illegalmente sia effettivamente trattenuto nelle strutture per tutto il tempo della richiesta di asilo e per la sua effettiva espulsione nel caso in cui sia irregolare”.

Inoltre, nel Consiglio dei Ministri di lunedì, Giorgia Meloni sostiene la sua intenzione di dare “mandato alla Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture in modo che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali. Daremo mandato di realizzare le struttura in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrali e sovegliabili“. In chiusura, Giorgia Meloni ci tiene a lanciare un messaggio ai migranti: “non conviene affidarsi ai trafficanti perché chiedono molti soldi, vi mettono su barche che molo spesso non sono attrezzate per quei viaggi e, in ogni caso, se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati”.