MELONI IN MISSIONE IN GIAPPONE: GLI ACCORDI COL PREMIER KISHIDA

Dall’intelligenza artificiale ad una rinnovata alleanza strategica e militare: la missione della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Giappone – prima tappa per la Presidente di turno del G7 nel suo importante tour che si chiuderà negli Stati Uniti – porta diversi accordi siglati con il Premier Fumio Kishida: «C’è stata un’intensificazione dei rapporti fra Italia e Giappone, che si traduce in un interscambio commerciale che lo scorso anno è cresciuto del 10% e ha raggiunto gli oltre 15 miliardi di euro», spiega la Premier nelle dichiarazioni congiunte a Palazzo Kantei a Tokyo con il Primo Ministro giapponese, «L’Italia intende avere una presenza sempre più significativa nell’Indo-Pacifico: qua arriveranno la portaerei Cavour, la Nave scuola Vespucci, e i nostri F35».



Le esercitazioni militari scatteranno il prossimo agosto nell’area individuata, con l’obiettivo di garantire «stabilità» nell’angolo di mondo dove tra la Corea del Nord e il “focolaio Taiwan” di tensioni nei prossimi anni potrebbero riemergere con forza. Kishida ha detto di accogliere «con favore che l’Italia stia aumentando la sua presenza nell’Indo-Pacifico, e che numerosi navi italiane, compresa una portaerei, possano fare scalo in Giappone per partecipare a esercitazioni». Fra Meloni e Kishida si è svolto anche un breve confronto sull’Ucraina e le altre crisi internazionali, «a pochi giorni dal 24 febbraio, anniversario dell’avvio della guerra di aggressione ad opera di Mosca. Sono tutti temi – ha concluso la leader FdI – su cui c’è una forte convergenza di vedute, che è un elemento di base della nostra salda amicizia».



Davanti ai dirigenti di diverse aziende big del Sol Levante – Mitsubishi Heavy Industries, Hitachi Ltd, Ntt Corporation, Denso Corporation, Ebara Corporation, Mitsubishi Ufj Financial Group Inc (Mufg), Mitsui & Co. Ltd, Marubeni Corporation, tutti riuniti nella residenza dell’ambasciatore italiano a Tokyo – Meloni ha sottolineato che l’Italia guarda «con grande interesse all’ulteriore sviluppo di partenariati industriali e tecnologici con il Giappone, in particolare nei settori innovativi come la microelettronica, l’energia, l’aerospazio, l’intelligenza artificiale, la biomedicina e la robotica». In particolare sulle sfide legate all’AI, la Premier ricorda come tali sistemi tecnologici «possono avere un impatto decisivo sul mondo del lavoro, dell’informazione, sugli equilibri globali e sulla nostra sicurezza». L’anno scorso la presidenza giapponese del G7 ha fatto un lavoro straordinario, ha continuato Meloni, per attirare l’attenzione sulla tecnologia che può generare «grandi opportunità ma può anche nascondere enormi rischi per le nostre società». Il Processo di Hiroshima sull’IA, conclude la Presidente, «è di importanza cruciale in questo contesto, in quanto afferma la necessità di adottare principi guida e un codice di condotta per le aziende che sviluppano intelligenza artificiale. Da parte nostra svilupperemo ulteriormente questo lavoro per garantire che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, tenendo conto dei principi etici fondamentali dell’umanità».



SGARBI, VIA DELLA SETA, AGRICOLTORI: GLI ALTRI TEMI DELLA PREMIER GIORGIA MELONI

Nel punto stampa tenuto da Giorgia Meloni a margine del vertice con i vertici dello Stato giapponese, diversi i temi aggiornati dalla Presidente, a cominciare dalle relazioni con la Cina dopo lo stop alla Nuova Via della Seta: l’accordo siglato dal Governo Conte «non ha creato i benefici sperati. In linea con quanto avevo annunciato prima ancora di assumere l’incarico di primo ministro, ho quindi deciso di non prorogarne la durata dopo la scadenza, e di reindirizzare la collaborazione con Pechino verso strumenti più specifici e idonei a raggiungere migliori risultati economici per entrambi, perseguendo le nostre priorità e favorendo uno sviluppo costruttivo dei rapporti tra Italia e Cina. Ciò senza l’ampia condivisione strategica che comporta l’appartenenza alla Belt and Road Initiative».

Inevitabile un commento richiesto dai giornalisti sul caso politico “del giorno” in Italia, ovvero le dimissioni del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, in merito alle richieste fatte dall’Antitrust: «Trovo corretta dopo il pronunciamento dell’Antistrust la scelta di dimettersi per cui accolgo le dimissioni di Vittorio Sgarbi». Immediata la replica del noto critico d’arte che pure sottolinea di essere felice «che abbia accolto le mie dismissioni ma io pongo una questione di tipo giuridico: quella della legittimità del ricorso al Tar da dimissionario», ha detto all’ANSA, aggiungendo «La questione che io ho posto oggi non riguarda il mio rapporto con lei: io mi attengo a quello che mi dice, il problema è quello che dicono gli avvocati. Però il ricorso lo farò in ogni caso».

Inevitabile infine un passaggio sulla protesta veemente degli agricoltori che anche in Italia promettono di bloccare nuove strade con cortei fino a tutta la settimana appena cominciata: «Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, uno dei principali mondi a cui rivolto attenzione, lo dimostrano i fatti, le leggi di bilancio con cui sono state aumentate le risorse, abbiamo rinegoziato il Pnrr portando da 5 a 8 miliardi», spiega la Premier Meloni in merito ai fondi per l’agricoltura rimodulati dal Governo. Un ulteriore sforzo, conclude la leader dal Giappone, è stato fatti per gli incentivi sul gasolio, «abbiamo fatto il massimo possibile, un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza come la famosa norma che vieta il cibo sintetico. Si può sempre lavorare per fare meglio e di più, sono sempre disposta ad ascoltare le istanze».