SANITÀ E TASSE NON AUMENTATE: LA TERZA MANOVRA APPROVATA DAL GOVERNO IN 2 ANNI, IL COMMENTO DELLA PREMIER MELONI

Come aveva spiegato oggi il Ministro dell’Economia Giorgetti, la Premier Giorgia Meloni non sarebbe stata presente alla conferenza stampa sulla Manovra 2025 in quanto impegnata a Bruxelles per il Consiglio Ue al via domani: in un breve punto stampa di 10 minuti prima della cena formale con gli altri leader Ue, la Presidente del Consiglio ha risposto alle domande serrate dei giornalisti per un commento a questa terza Manovra di Bilancio preparata dal suo Governo in neanche 2 anni di effettiva permanenza a Palazzo Chigi.



I 30 miliardi di euro complessivi, ma soprattutto l’aver ottenuto di non aumentare tasse per dipendenti, famiglie e imprese rappresenta il punto di maggior soddisfazione della Premier: «sono molto contenta della compattezza della maggioranza», oltre che della velocità in quanto è stata anticipata di una settimana lo sbarco in CdM della Finanziaria, così da poterla presentare in Parlamento già lunedì 21 ottobre alla Camera. Il taglio del cuneo fiscale come strutturale, gli aiuti a famiglie e imprese, l’aumento di spesa sulla sanità e i contributi richiesti a Ministeri, banche e assicurazioni e poi ancora molto altro: lo schema approvato ieri in Consiglio dei Ministri sulla Manovra 2025 vede la strategia di sostegno forte su redditi, salari, imprese, salute e famiglia ma senza per questo «aumentare le tasse per i cittadini». Il tutto, come ha confermato anche l’intervento del Ministro Giorgetti e del viceministro Leo, «tenendo i conti in ordine» e rispettando i vincoli imposti dalla nuova governance europea.



L’aumento di spesa della sanità vede la cifra di 3,5 miliardi in due anni, scaglionati con 900 milioni circa nel 2025 e il resto nel 2026: il Fondo Sanitario italiano ha visto l’aumento dall’inizio del Governo, rivendica Meloni, fino ai 140 miliardi di euro tra due anni, anche se è intenzione discutere con le Regioni e l’ordine dei medici su quali saranno le priorità per investire al meglio i soldi stanziati. Quello che permane è che «mai sono stati messi così tanti soldi sulla sanità pubblica», risponde Meloni a chi nelle opposizioni critica l’operato dell’esecutivo, «certo se non avessimo speso allegramente in altri anni, ne avremmo avute di più e io ne avrei messe ancora di più, ma queste ho».



MELONI ALLE BANCHE: “ABBIAMO COLLABORATO E LE RINGRAZIO, NON È UNO SCONTRO”

Gli aiuti alle famiglie con l’introduzione della Carta nuovi nati è un input ulteriore nel perseguire le politiche contro la de-natalità, così come l’impegno a non aumentare tasse per imprese, nuclei familiari e dipendenti con redditi medio-bassi viene confermata nello schema della Manovra di Bilancio che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2024. Come ha spiegato anche Giorgetti, tutto è stato possibile con una gestione della finanza pubblica prudente e con il sacrificio richiesto ad alcuni settori: Meloni da Bruxelles parla direttamente alle banche italiane sottolineando che non si tratta di uno scontro, bensì del frutto di una collaborazione durata settimane.

«Non sono nostri avversari», intima la Presidente del Consiglio, i lavoro è stato fatto «ascoltando, collaborando con le associazioni che rappresentano questi mondi, che anzi voglio ringraziare, perché c’è stato sicuramente un dialogo molto costruttivo». La scelta di operare con un “tesoretto” risparmiato arriva semplicemente dalla revisione di alcuni meccanismi contabili che hanno permesso di allargare la base imponibile e reperire così le nuove risorse da destinare a famiglie e redditi bassi. L’ABI ha detto di voler aspettare il testo finale prima di commentare il contributo richiesto (non esattamente una tassa sugli extraprofitti, ci ha tenuto a precisare il MEF), e così Meloni ritiene sia sensata come posizione: «c’è stata un’interlocuzione, una collaborazione che secondo me è un messaggio molto significativo e positivo». Le deduzioni sospese su DTA e stock option hanno così permesso di ricavare fondi necessari per finanziare alcune norme interne alla Finanziaria, ma questo – come l’imposta di bollo sulle assicurazioni – non si dovrà ripercuotere sui cittadini così come non segnerà uno scontro a distanza fra Governo e associazioni bancarie: «le norme sono di buon senso», ha detto infine Meloni prima di rispondere a tono sul tema migranti con l’accordo Italia-Albania che sarà al centro delle discussioni con altri Stati europei interessati al modello sviluppato.