Il padre di Elly Schlein: “Su Gaza sbaglia, i due stati non funzionerebbero”
Sulle pagine del Corriere del Ticino il padre della segretaria del PD Elly Schlein, Melvin, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato della problematica situazione a Gaza, dove Israele e Hamas combattono ormai da più di un mese. Su entrambi gli schieramenti, da parte dei civili, “ci sono voci pacifiste. Oggi sono diventate una minoranza silenziosa ma io voglio credere che quello spirito e quel dialogo, che a lungo si è costruito, non siano morti tra le urla degli estremisti”.
Lo stesso padre di Elly Schlein, racconta, ha vissuto l’orrore della persecuzione, che lo portò a vivere “con il mitra sotto il letto” mentre si trovava nei kibbutz israeliani, nei quali ci arrivò dopo essere stato denigrato come “sporco ebreo” e “riempito di lividi” nel New Jersey dove ha vissuto tra gli anni ’40 e ’50. Ebreo di origine, tuttavia, racconta di non essere un osservante, ma non per questo fatica a riconoscere “l’orrore e la grande preoccupazione” che hanno portato le immagini del 7 ottobre. Tuttavia, forse anche perché conosce bene la situazione ad Israele, il Melvin Schlein ci tiene anche a rigettare la proposta “dei due stati“, mossa a più riprese, “anche [da] Elly. Ci credo poco, implicherebbe una strutturazione delle relazioni e un riconoscimento istituzionale che una parte della società araba non può accettare“.
Melvin Schlein: “La sinistra europea appoggia l’antisemitismo”
Rimanendo, però, strettamente sul tema della guerra, il padre di Elly Schlein ci tiene anche a sottolineare gli errori commessi dalla stessa Israele nel condurre la guerra contro Hamas. “Non ci vuole un esperto”, ha spiegato, “per capire che una decina di comandanti di Hamas uccisi non valgono migliaia di vittime civili, il prezzo dell’operazione militare è sproporzionato e per Israele è un errore strategico”.
Non per questo, però, il padre di Elly Schlein può giustificare l’antisemitismo che si registra nel mondo. “Non è una novità”, sottolinea amareggiato, “ma la frequenza degli episodi che arrivano, soprattutto dalla Francia, fanno impressione”. Numeri, secondo Melvin, alimentati anche da una certa sinistra europea che sembra essere indecisa sulla condanna alle azioni compiute da Hamas. Sinistra dalla quella ci tiene ad escludere il partito di cui Elly Schlein è segretaria, che secondo lui “ha invocato con forza la tregua umanitaria”, condannando fermamente l’attacco, ma in Europa “una certa parte della sinistra ha finito per unirsi alle file dell’antisemitismo storico, quello di destra che è sempre lì. È un male che ci portiamo dietro, sempre pronto a risvegliarsi e ora ha trovato nuova forza”.