Memo Remigi in un’intervista al Corriere Della Sera ha dichiarato che, nonostante la sua età si sente ancora molto giovane, a tal punto da riuscire ancora a fare la ruota, che lui però preferisce chiamare: “Salto mortale. La ruota è la mia unità di misura del tempo che passa: finchè non mi schianto sul pavimento significa che va tutto bene, che non sono ancora un rottame”. La sua partecipazione a Ballando con le stelle in coppia con Maria Ermachkova ha confermato a tutto il pubblico il carisma dell’uomo: “A Ballando con le stelle mi sono riscoperto ragazzino. La parola ormai deve uscire dal vocabolario di noi anziani, la vita va vissuta in pieno fino all’ultimo”.
La sua partecipazione allo show di danza però ha messo alla prova Memo Remigi che si è dovuto mettere a dieta sotto consiglio di Milly Carlucci: “Mi ha solo suggerito di mangiare sano. È una questione di sopravvivenza. In sala prove, dietro gli specchi, ci sono le telecamere, perciò le luci sono al massimo, fa un caldo tremendo, se dovessi digerire la carbonara schiatterei all’istante e preferirei rimandare il momento”.
Memo Remigi sulla storia con Barbara D’Urso: “Le ho insegnato un po’ di cosine”
Memo Remigi nel corso dell’intervista parla anche della sua famiglia e dell’origine del suo nome Emidio: “Deriva dal greco, significa mezzo dio” e della volontà di suo padre di averlo voluto con lui in fabbrica: “Mi avrebbe voluto come direttore dello stabilimento, io invece non ne volevo sapere: Lascialo fare, lascialo sognare, gli ripeteva mamma Maria, il mio angelo”.
Memo ha parlato anche della sua “Scivolata d’ala” con una giovanissima Barbara D’urso che costò al cantautore uno sfratto da casa da parte di sua moglie Lucia Russo: “Era appena arrivata a Milano, ingenua, inesperta della vita, sono stato il suo mentore, le ho insegnato un po’ di cosine, l’ho protetta da certi ambienti, anzi l’ho salvata”. Memo Remigi e Barbara D’Urso sono stati insieme per quattro anni fino a quando Barbara disse che voleva un marito e dei bambini: “Abitavamo in un monolocale vicino a piazza Napoli, la portavo con me nelle tv private, le spiegavo come muoversi, come parlare, molti miei colleghi cercavano di aiutarla, sapendo che era la mia ragazza. Pippo Baudo la prese a Domenica In”.