Memo Remigi in collegamento dalla sua casa a Varese oggi a C’è tempo per ha voluto subito presentare in apertura una canzone, definita la sua “preferita” dal titolo “La Pastasciutta”: “ho scritto un inno alla pastasciutta”, ha esclamato, accennando il brano a cappella. Una premessa a quello che andrà a cucinare oggi? Niente affatto! “No, sarebbe stato troppo banale, oggi ho dedicato un piatto dedicato a te”, ha spiegato riferendosi ad Anna Falchi. Si tratta di un piatto a base di gamberoni: “sono particolari, me li hanno mandati stamattina da Santa Margherita Ligure, sono ancora vivi, super freschi, prima li cercavo ed erano andati in un’altra stanza!”, ha scherzato il poliedrico artista. Chi sono i suoi migliori fan? “Sono stati i miei nonni, da ragazzino quando andavo a trovarli arrivavo improvvisamente, raggiungevo il pianoforte e iniziavo a suonare”. A proposito di nonni, ha spiegato che prima dell’emergenza Coronavirus “stavo facendo un tour nelle case di riposo, spero di riprendere con questo tour”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Memo Remigi ospite a C’è tempo per
C’è anche Memo Remigi, tra gli ospiti della nuova puntata di C’è tempo per…, il programma di Rai1 in onda tutte le mattine e dedicato ai racconti di vita delle donne e degli uomini che hanno superato la soglia dei sessanta. Lui, Memo, la sua terza età la trascorre ancora sotto i riflettori, e che riflettori: stiamo parlando di quelli di Propaganda live, insolito appuntamento con l’informazione di La7 di cui è da due anni presenza fissa. Dopo una carriera trascorsa a regalare successi alle grandi stelle della musica italiana (pensiamo per esempio a Io ti darò di più, originariamente cantata da Orietta Berti), Remigi ha trovato una nuova collocazione che gli si addice non poco. Così, pur con i suoi 82 anni, non sfigura affatto nello studio di Zoro dove si analizza l’attualità in maniera ironica e pungente. Anzi, Memo sembra prestarsi ben volentieri a tutti i giochi d’intrattenimento in cui viene coinvolto, come quella volta a Sanremo in cui fu ‘sfidato’ dai suoi compari a pronunciare almeno una volta la parola ‘propaganda’ nel corso del suo intervento.
Memo Remigi: “La collaborazione nasce da una simpatia reciproca”
“È stata una scoperta per me. Forse anche loro hanno scoperto un Memo Remigi diverso da quello che cantava Innamorati a Milano, Io ti darò di più…”. Così Memo Remigi spiega com’è riuscito a convincere Diego Bianchi e gli altri che lui fosse la persona giusta per il programma. In realtà, dice, si è trattato più di una scoperta reciproca: “Mi hanno chiamato in un momento in cui cercavano una canzone che contrastasse il Movimento 5 stelle quando avevano scelto Orietta Berti che cantava Finché la barca va lasciala andare. Mi hanno chiesto di andare a cantare Io ti darò di più in modo da creare un contrasto con quel movimento. Da lì è nata subito una simpatia reciproca e mi hanno chiamato tutti i venerdì. Adesso faccio parte di questa famiglia di gente divertente, ironica, spiritosa… Propaganda live non è una trasmissione di grande popolarità, chi ama i programmi nazional popolari non li segue, ma loro sono geniali e fanno una trasmissione particolare per persone che se ne intendono e che vogliono passare alcune ore in compagnia di questi pazzi”.
Memo Remigi presente nella nuova edizione di Propaganda live
Nella stessa intervista rilasciata nel 2018 a Varesenews, Memo Remigi fa sapere di vivere quest’avventura “con uno spirito nuovo”: “Mi diverto molto perché si improvvisa spesso senza nemmeno fare le prove. Vado in giacca e cravatta perché mi richiedono sempre quello stile, ma c’è tanta ironia”. La nuova edizione di Propaganda live prenderà il via venerdì 11 settembre, e – presumibilmente – ci sarà anche lui a dare il suo contributo (in termini di ‘esperienza nel fare spettacolo’ e non solo). Dal punto di vista formale, comunque, non è a bordo stabilmente: “Non ho un contratto, mi chiamano settimana per settimana, ma sono contento di lavorare con loro perché ci si diverte e si affrontano anche temi importanti”.