Memo Remigi, 50 anni di carriera “macchiati” da un gesto: “Nemmeno una chiamata da Serena Bortone…”

Con un’attitudine polivalente, impreziosita dalla capacità di reinventarsi seguendo stimoli e spirito artisti; Memo Remigi è questo e tanto altro, al netto di ben 50 anni di fortunata carriera. Tanto il mondo della musica quanto quello della televisione vivono della sua influenza e tra aneddoti e curiosità è tutto sapientemente raccontato nella sua ultima autobiografia: “Sapessi com’è strano”. Memo Remigi, nel presentare la sua nuova iniziativa editoriale, ha rilasciato un’ampia intervista per il Corriere della Sera tra temi attuali e ricostruzioni sul passato.



L’intervista di Memo Remigi per il quotidiano parte proprio dalle ultime vicissitudini legate al gesto “malizioso” ai danni di Jessica Morlacchi. “La mano sul fondoschiena? E’ stato un gesto senza malizia, scherzoso, ma sicuramente inopportuno. Io e lei abbiamo avuto sempre un rapporto amichevole, di grande confidenza e complicità: dopo il fattaccio l’avevo chiamata ma non mi ha mai risposto”. Dopo aver giustificato la natura di quel gesto, il cantante si esprime anche sulla posizione presa da Serena Bortone. “Non ci siamo più sentiti. Nemmeno una chiamata. Mi sarei aspettato, visto il lungo rapporto, un comportamento diverso, speravo in più umanità da parte sua”.



Memo Remigi, dalle liaison del passato all’amore per sua moglie Lucia: “Una dipendenza affettiva…”

Archiviato il discorso su Jessica Morlacchi, i toni dell’intervista di Memo Remigi al Corriere della Sera si spostano su temi più leggeri, tra aneddoti sentimentali e curiosi aneddoti. “Shirley Bassey? Mia moglie trovò l’indirizzo dell’hotel e si presentò alla porta. Io scappai e il mio amico Giovanni D’Anzi mi suggerì di tornare da Lucia per ricordarle che le avevo dedicato la canzone d’amore più bella ambientata a MIlano”. Sulla liaison con Catherine Spaak il cantante ha invece svelato: “Ci frequentammo per un po’ in clandestinità ma ci beccarono all’uscita di un ristorante romano e la foto finì su una rivista di gossip“.



Nel prosieguo dell’intervista Memo Remigi continua sugli aneddoti di carattere sentimentale: “Barbara D’Urso? All’epoca ero un uomo con il cuore palpitante ma diviso in due: una parte era per questa giovane donna che mi faceva sentire speciale e irrinunciabile, ma una parte era rimasta da Lucia”. In ogni suo discorso, l’artista accenna sempre all’amore verso sua moglie, dimostrazione di un sentimento unico: “Lucia per me è sempre stata un punto di riferimento, una dipendenza affettiva, nonostante avessi anche altre velleità”.