MEMO REMIGI, TAPIRO-POLPO DA STRISCIA LA NOTIZIA
Memo Remigi “attapirato”. L’inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli, non poteva saltare la visita al celebre cantante dopo la bufera scoppiata per la mano finita sul sedere di Jessica Morlacchi, in diretta tv a Oggi è un altro giorno. Il gesto è stato subito segnalato dai social, trasformandosi in un vero e proprio caso per il quale il programma ha deciso di sospenderlo e poi la Rai di risolvere il contratto.
Il diretto interessato ha preso le distanze: Memo Remigi, infatti, ha respinto le accuse di molestie a Jessica Morlacchi, parlando di gesto involontario, per il quale comunque ha chiesto scusa. Eppure le polemiche non si placano. Alla fine, ci ha guadagnato solo un Tapiro d’oro, per l’occasione però avvolto da un polo. Un’edizione speciale del “premio” di Striscia la Notizia pensato proprio per il gesto del cantante, che dopo averlo ricevuto dalle mani di Valerio Staffelli ha comunque ribadito le sue scuse anche ai microfoni del tg satirico di Canale 5.
MEMO REMIGI “TAPIRO? TAPIRLO… GIOCO VENUTO MALE”
«Più che un Tapiro questo potrei definirlo un Tapirlo, perché mi sento davvero un pirla!», ha ammesso Memo Remigi, facendo dell’autoironia a Striscia la Notizia per quanto accaduto con Jessica Morlacchi a Oggi è un altro giorno. Così come avvenuto sui social, il cantante ha rivolto le sue scuse a tutti, in primis alla giovane cantante, che tra l’altro nelle ultime ore ha rotto il suo silenzio. «Mi scuso con Jessica, con Serena Bortone, con la Rai e anche con il pubblico. Mi sono sempre comportato in maniera pulita, ma stavolta ho commesso un grave errore: è stato un gioco tra amici venuto male», ha spiegato Memo Remigi.
Ma Valerio Staffelli lo ha incalzato. Infatti, l’inviato di Striscia la Notizia gli ha chiesto: «Che gioco è toccare il culo a una persona?». Il cantante ha risposto con una battuta: «A volte porta fortuna, ma non questa volta». Riguardo il suo futuro, Memo Remigi non ha nascosto le sue preoccupazioni: «Temo che in Rai sia finito. Spero di fare qualche altra cosa, magari scrivere un libro».