ACCUSE DI STUPRO MENDY, DAL CARCERE AL VERDETTO

Benjamin Mendy, terzino del Manchester City, è stato assolto dalle accuse di stupro: il caso giudiziario ha finalmente trovato un esito. Il campione del mondo è stato infatti dichiarato non colpevole da sette delle nove ipotesi di reato per cui era a processo. Ne restano, come riportato da Repubblica, due, una di presunto stupro e una di presunta tentata violenza sempre contro le stesse donne, per cui la giuria non ha trovato un accordo e dunque si andrà all’appello.



Tutto è iniziato a novembre del 2020 quando il laterale difensivo venne arrestato dalla polizia del Cheshire con l’accusa di stupro e molestie per dei fatti avvenuti dopo il 2018. Era stato successivamente rilasciato ma ha violato la libertà vigilata ospitando a casa sua un party clandestino, motivo per cui è tornato in carcere nel 2021. In quel momento, di conseguenza, il Manchester City, una volta appurato quanto accaduto, ha deciso di prendere una decisione immediata, vale a dire sospendere il calciatore dalla prima squadra. Oggi, 13 gennaio 2023, i giudici si sono così espressi lasciando cadere tutte le accuse.



ACCUSE DI STUPRO MENDY, IL FRANCESE E L’AMICO NON COLPEVOLI

Per andare più nel dettaglio, i giurati non sono riusciti a emettere verdetti sulle accuse di stupro verso Mendy dopo un processo di sei mesi: il calciatore è stato dunque assolto. Il francese non è stato l’unico scagionato. L’amico Louis Saha Matturie, 41 anni, anch’esso indagato per le medesime ipotesi di reato, è stato dichiarato allo stesso modo non colpevole.  Finisce un incubo per il terzino del Manchester City che dopo la sentenza ai sei capi di imputazione, si è coperto il volto con entrambe le mani.



Non è chiaro, tuttavia, se Mendy potrà tornare in campo o meno. Il club inglese, in tal senso, non si è voluto sbilanciare. “Considerando la sussistenza di questioni aperte relativamente al caso, la società non è nella posizione di commentare ulteriormente l’accaduto”, questo il breve comunicato emesso dalla società.