Sono bastate poche ore perché da un semplice malore ed uno svenimento – già di per sé preoccupante – Laura Ponticiello scoprisse di essere infettata da una grave forma di meningite fulminante, che in poco più di 72 ore ne ha causato la morte: la ragazza aveva solamente 23 anni e da pochi mesi si era trasferita in Germania (precisamente a Berlino) grazie al programma universitario Erasmus. Una ragazza – così viene decritta Laura Ponticiello da tutti i suoi conoscenti, citati dal Corriere – sempre solare, “disposta a dare una mano” a tutti e soprattutto a chi ne aveva più bisogno; morta tragicamente a causa di una meningite fulminante in uno dei momenti più importanti della sua carriera universitaria, il viaggio Erasmus.
I primi malori sarebbero sorti già nella giornata di venerdì 24 maggio, ma la ragazza non ci avrebbe dato particolare peso, complice anche l’ospedale che la somministrato alcuni farmaci antidolorifici generici; ma poi, improvvisamente, Laura Ponticiello è svenuta e dopo la rapidissima corsa verso l’ospedale di Berlino – forte del supporto sanitario garantito dal progetto Erasmus – ha scoperto di essere affetta da meningite fulminante, non è chiaro se di tipo batterico o virale, ma dato il tragico epilogo tutte le ipotesi sembrano vertere sulla prima possibilità.
Cos’è la meningite fulminante che ha colpito Laura Ponticiello in Erasmus
Insomma, com’è ormai chiaro, per Laura Ponticiello la diagnosi di meningite fulminante si è trasformata in una sentenza di morte e a poco sono servite le cure ospedaliere perché poco dopo il ricovero si è aggravata al punto da essere dichiarata in coma irreversibile: i suoi genitori hanno avuto appena il tempo di raggiungerla in Erasmus per vedersele spirare tra le mani e seppur volessero donare i suoi organi non gli è stato possibile per via della violenta e letale infezione.
Tra i tanti che hanno riportato la triste vicenda di Laura Ponticiello spicca l’intervento dell’immunologo Matteo Bassetti (affidato ad un post su Instagram) nel quale, oltre a ricordare la ragazza morta in Erasmus, ha anche ricordato che la meningite – specie se fulminante – “è una grave infezione che colpisce il cervello e può portare alla morte, anche in poche ore”. Nonostante la causa sia spesso legata a “batteri, virus e funghi”, quando ha insorgenza batterica “può avere conseguenze molto più gravi”, ma la buona notizia è che i batteri “sono prevedibili con la vaccinazione“.