Il Regno Unito potrebbe inviare meno truppe in futuro nelle zone di guerra del mondo, grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, l’AI. Una notizia, riportata stamane dal tabloid Telegraph, che giunge il giorno dopo quanto affermato dal segretario alla Difesa uscente, Ben Wallace, che ha appunto spiegato come fosse necessario ridurre le dimensioni dell’esercito britannico e dei soldati inviati in battaglia.



Il documento che cita l’intelligenza artificiale si chiama Defence Command Paper, a firma MoD, il ministero della difesa, e nello stesso si legge appunto che in futuro il Regno Unito “potrebbe avere meno persone in prima linea ma una comunità molto più ampia di specialisti che li supportano”. Un nuovo scenario che si è venuto a creare grazie a quanto appreso dal conflitto in Ucraina circa “La natura mutevole della guerra moderna e che esplora le opportunità dell’IA (intelligenza artificiale) e dell’automazione”. Nel documento si afferma anche che i veicoli a guida autonoma svolgeranno sempre più funzioni per quanto riguarda “rifornimento e logistica dell’ultimo miglio a gregari senza equipaggio”.



UK, MENO TRUPPE SUL FRONTE IN FUTURO GRAZIE ALL’IA: LE PAROLE DI BEN WALLACE

A riguardo si parla anche di piccoli droni economici che permetteranno di aumentare la “copertura di intelligence” del Regno Unito ma anche per altri usi. Tali obiettivi ambiziosi sono stati fissati dal Ministero della Difesa in vista del 2025, quando l’intelligenza artificiale migliorerà ulteriormente portandosi a dei livelli e raggiungendo dei traguardi che per ora appaiono quasi impensabili tenendo conto del grande progresso svolto soltanto in poche mesi.

Il documento del ministero della difesa britannica include anche dei piani per accelerare la consegna del nuovo kit (riferendosi al pacchetto droni), anche se non è una “soluzione al 100%. Il Regno Unito – dice Wallace – sta aumentando l’approvvigionamento di quelle soluzioni da 100 sterline che possono fermare 100 milioni di minacce sul loro cammino”. Il ministro ha concluso: “Come Segretario alla Difesa, importare le lezioni apprese da questo conflitto (l’Ucraina ndr) nelle nostre forze armate è importante. Mentre vorrei che tali lezioni fossero generate in un modo diverso, questo conflitto è diventato un incubatore per nuovi metodi di guerra“.