Le donne over 50 devono spesso fare i conti con alcuni disturbi connessi alla menopausa poco piacevoli. Tra questi le vampate di calore. Finora i trattamenti farmacologici utilizzati non hanno prodotto gli effetti sperati. Dagli Stati Uniti sembrerebbe però arrivare un nuovo farmaco rivoluzionario in grado di ridurre le conseguenze della menopausa. Si tratta del fezolinetant, autorizzato negli Stati Uniti lo scorso 12 maggio. Il trattamento andrebbe ad agire direttamente sul cervello delle donne a scopo preventivo, evitando l’insorgere delle vampate di calore.



Secondo gli esperti questo farmaco potrebbe essere trasformativo per le centinaia di migliaia di donne nel Regno Unito per le quali i farmaci ormonali sostitutivi (HRT) non sono adatti. “È come un interruttore. Entro un giorno o due le vampate vanno via. È incredibile quanto bene funzionino questi farmaci. Sarà un punto di svolta per molte donne”. Così ha affermato il professor Waljit Dhillo, endocrinologo dell’Imperial College di Londra, che aveva condotto una sperimentazione pionieristica nel 2017 ai fini dello sviluppo del farmaco.



Gli effetti del nuovo farmaco sulla menopausa

I farmaci ormonali finora utilizzati non sono adatti per tutte quelle donne affette da cancro al seno o alle ovaie, coaguli di sangue o che hanno la pressione alta non trattata. Ci sono anche donne che sperimentano effetti collaterali connessi a questo trattamento farmacologico. Ma in commercio non ci sono valide alternative. Ecco che quindi il nuovo farmaco potrebbe rappresentare una valida opzione rispetto ai medicinali ad oggi utilizzati nel trattamento della menopausa.

“Dalla nostra sovvenzione assegnata dal NIHR [l’Istituto nazionale per la ricerca sanitaria e assistenziale] e MRC [il Consiglio di ricerca medica], entro due anni abbiamo potuto dimostrare che aveva una riduzione del 73% delle vampate di calore . Ciò non sarebbe accaduto senza il finanziamento dei contribuenti per la ricerca medica “, ha detto Dhillo. “Da quando abbiamo fatto i nostri studi, abbiamo avuto donne in tutto il mondo che ci hanno scritto dicendo: ‘Come posso ottenere questo farmaco?'”. Il promettente farmaco è ora in fase di valutazione all’EMA.