Enrico Mentana contro Marco Travaglio nel salotto di Non è l’Arena. Il padrone di casa Massimo Giletti, nella puntata di domenica 26 marzo, ha voluto commentare la vicenda relativa alla vignetta realizzata da Riccardo Mannelli su Francesca Mannocchi dal titolo “Il cranio impoverito”, pubblicata in prima pagina su Il Fatto Quotidiano. La didascalia è “Effetti collaterali di fosforo e uranio sui corrispondenti di guerra”. Il riferimento è al parere dato dall’inviata in Ucraina di La7, raffigurata con una nube tossica sulla testa, sull’invio di armi a Kiev da parte del Regno Unito. “Meno male ci sono i decisori” e “L’opinione pubblica non è lucida”, questi i virgolettati riportati.
I giornalisti che hanno storto il naso di fronte alla pubblicazione sono stati numerosi. Anche in studio la questione ha sollevato numerose polemiche, con il direttore de Il Fatto Quotidiano che è stato destinatario di diverse accuse. “Libertà di satira o si è andati oltre?”, ha domandato innanzitutto Massimo Giletti come ricostruito da Il Tempo. Enrico Mentana, da parte sua, non ha avuto dubbi.
Mentana contro Travaglio: “Ok satira ma io dico che fa schifo”. La polemica
“C’è la libertà di satira e la libertà di criticare la satira. Non è che non si può dire che una vignetta fa schifo. Non sono un censore però intendiamoci: se definisci un giornalista ‘cranio impoverito’ non è satira, è un’offesa. Mannocchi è stata in Ucraina a differenza dei suoi detrattori vecchi e nuovi. Puoi dirle cranio impoverito? La satira può tutto? E allora io dico che fa schifo. O tutte le vignette devono far ridere?”, così Enrico Mentana si è scagliato contro Marco Travagno per la pubblicazione della vignetta realizzata da Riccardo Mannelli sulla prima pagina de Il Fatto Quotidiano.
E ha concluso: “Sapete perché hanno fatto la vignetta? Perché Mannocchi ha espresso una tesi sull’opinione pubblica e i decisori a Piazzapulita tre sere fa. Davanti a lei c’era Antonio Padellaro, fondatore de Il Fatto Quotidiano che aveva idee diverse. Lui esprime le sue opinioni con signorilità, pacatezza ed educazione. Però se giochi in campo, poi non fai anche la curva. O l’uno o l’altro. Se fai campo e curva hai due ruoli in partita e non va bene”.