Sono stati ufficialmente annullati i mercatini di Natale che si svolgono tradizionalmente a fine anno in Trentino Alto Adige. E’ la prima volta negli ultimi 30 anni che non si terrà l’evento che ogni anno attira migliaia di visitatori da tutta Italia, e non solo, ma a causa dell’epidemia dilagante di coronavirus non è si potuto fare altro. Troppe infatti le persone che accorrerebbero ai mercatini natalizi alto atesini, e di conseguenza, sarebbe stato impossibile garantire il distanziamento, nonché evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici come treni e bus navette appositamente istituiti per l’occasione. Tradizionalmente i mercatini in Trentino si svolgono dalla fine di novembre (quest’anno erano fissati al 28 del mese), fino all’Epifania, il 6 gennaio, ma per via delle pandemia non ci saranno lucine colorate, casette di legno, caramelle, dolci, musiche e prodotti tipici, una splendida atmosfera che accompagna i fedeli durante le settimane dell’avvento.



ANNULLATI MERCATINI DI NATALE IN TRENTINO: L’ANNO SCORSO GIRO D’AFFARE DI 776 MLN DI EURO

“In questo momento – le parole del presidente altoatesino Arno Kompatscher, riportate dall’edizione online di Repubblica – la priorità è garantire il funzionamento di scuola e imprese e per questo dobbiamo rinunciare a tutto ciò che non è irrinunciabile”. Così invece il numero uno dei commercianti altoatesini, Philipp Moser: “Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia, ma faremo il massimo per assicurare un’atmosfera natalizia a chi vive qui e a chi ama il nostro territorio”. I mercatini di Natale in Trentino, ma anche in altre zone d’Italia, generano un giro d’affare molto impressionante, e basti pensare che lo scorso anno il volume fu di 776 milioni di euro, con 12 milioni di visitatori sui 556 mercatini da nord a sud del paese, e 28mila espositori. Inoltre, coloro che hanno deciso di pernottare approfittando dei mercatini, hanno speso 2.5 milioni di euro, per una media di 155 euro a persona. Numeri importanti ma la salute ha la priorità.

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