Il mercato del lavoro è un elemento straordinariamente importante nell’economia e nella vita delle persone. Il lavoro contribuisce alla costruzione dell’identità e all’autorealizzazione della persona che lavora. È tramite il lavoro che le organizzazioni riescono a realizzare i servizi e i prodotti che sono richiesti dal mercato, ed è sempre tramite il lavoro che le organizzazioni valorizzano i propri investimenti e le persone ottengono le risorse per consumare beni e servizi.
Perché il mercato del lavoro funzioni in modo efficiente, le competenze e il “saper fare” devono incontrare la richiesta di quelle competenze e di quel “saper fare”. Più è veloce e preciso questo matching e più il mercato del lavoro funziona bene.
Se questa domanda e offerta di competenze non si incontrano il circuito si inceppa, l’economia non si muove e si registrano effetti distorsivi.
Il mercato del lavoro può essere rappresentato schematicamente da alcuni elementi e attività che compongono una catena: le persone, le competenze, i luoghi in cui domanda e offerta di competenze comunicano, il processo di selezione e formazione che combina i due elementi, la contrattualizzazione della prestazione professionale e la presenza della persona sul luogo – fisico o virtuale – di lavoro dove impiega le sue competenze. Se tutto funziona domanda e offerta si incontrano con successo. Basta che uno degli anelli di questa catena sia scollegato o non funzioni bene e il lavoro si ferma.
Questa catena è passata negli ultimi 50 anni da una dimensione completamente analogica a una sempre più digitale (si pensi che già oggi più o meno il 50% dei lavori nei Paesi occidentali è potenzialmente remotizzabile) e gli anelli di questa catena si stanno ricomponendo con modalità differenti.
Oggi grazie a Digital Work City è possibile una prima integrazione digitale di tutte le componenti citate. Le competenze possono essere quasi totalmente sviluppate con una formazione a distanza, integrando le migliori business school e società di e-learning; il processo di selezione è completamente digitalizzabile tramite videochiamate e partnership con società di recruiting; la contrattualizzazione può essere svolta istantaneamente sul web utilizzando l’innovativo contratto di Piattaforma; la prestazione di lavoro avviene direttamente sul web mediante sistemi di collaboration e infine i servizi alla persona sono rintracciabili in piattaforma grazie all’integrazione con i portali di welfare.
La velocità istantanea nella circolazione delle informazioni e la disponibilità dei dati, ottenuta integrando in un’unica piattaforma in cloud le componenti del mercato del lavoro, sia a monte che a valle, consente di dare opportunità e consigli a vantaggio delle persone e delle aziende. La componente digitale è poi affiancata dalla dimensione umana tramite servizi di supporto, assistenza, coaching, comunicazione, networking.
La Digital Work City lavora proprio su questa integrazione tra digitale e persone. La richiesta di competenze si basa sulla prestazione professionale che effettivamente deve essere fornita nei progetti attivi o in fase di sviluppo. La contrattualizzazione di prestazioni professionali, concepite sui ruoli e non sulle mansioni, liberamente combinabili tra di loro, a blocchi mobili, consente una maggiore fluidità dell’occupazione e degli impieghi. La maggiore trasparenza sui progetti e sulle opportunità consente di utilizzare i progetti non solo come luogo di lavoro, ma anche di apprendimento e di sviluppo delle competenze. I problemi personali o famigliari che la persona dovesse incontrare possono essere risolti velocemente. L’effetto mutualistico e cooperativo della contrattazione collettiva nella forma aziendale stabilizza il sistema e permette di tutelare le persone senza disincentivarne l’iniziativa.
Ora che l’infrastruttura base è stata costruita serve uno sforzo per popolarla e avviarla. Il contributo di tutti sarà decisivo perché questo avvenga in modo rapido e produttivo. Per questo motivo stiamo cercando di accelerare il più possibile rendendo molto favorevole l’accesso a chi porta competenze e progetti.
Il futuro del lavoro offre a tutti la possibilità di sviluppare le proprie competenze e trovare il lavoro cui aspirano senza rinunciare ai propri affetti e alle proprie passioni. Chiunque lavora, che sia autonomo o impiegato presso un’azienda, potrà avvantaggiarsi di opportunità ulteriori e della possibilità di programmare meglio il proprio futuro. La forma senza vincoli di spazio e tempo e più flessibile dal punto di vista dell’organizzazione consentirà di riequilibrare le opportunità tra generi e generazioni a vantaggio della società tutta.
La direzione verso un mercato del lavoro più efficiente, inclusivo, sostenibile e capace di valorizzare le capacità è tracciata.