Con la fine del mercato tutelato per le bollette di gas, luce ed energia, molti clienti italiani sono costretti a dover passare a quello libero, rassegnandosi ai prezzi che potranno essere imposti senza restrizioni di nessun ente, da parte delle compagnie e società di distribuzione.

Proprio negli ultimi giorni, Hera, Enel, Illumia, Edison, Iren e A2A, sono le compagnie che sono riuscite ad aggiudicarsi le aste che gli hanno permesso di potersi aggiudicare la transizione dei clienti “dal mercato tutelato” a quello “libero ma graduale”.



Fine mercato tutelato delle bollette per tutti: che succede?

Il mercato tutelato per le bollette di utenze domestiche termina qui anche per i 4,5 milioni di clienti che adesso si ritrovano costretti al passaggio del “mercato graduale”. La maggior parte di loro vedranno gli effetti (naturalmente si parla di rincari), nei prossimi mesi, si parla tra fine agosto e inizi settembre.



Saranno proprio quelle mensilità che vedranno le nuove fatture delle prime bollette addebitate dai nuovi fornitori, che saranno obbligati a fornire al cliente le nuove condizioni e novità dell’offerta commerciale.

L’addio al mercato tutelato avrà delle conseguenze economiche non indifferenti. I clienti che sono passati al “mercato graduale” godranno della proposta commerciale “Placet“, che prevede un costo variabile pur avvicinandosi ai limiti imposti dell’Arera ancor prima della fine del mercato libero.

A differenza dei costi e dei limiti previsti nella tutela, il contribuente italiano godrà di un benefit in più, che potrà protrarsi per altri 33 mesi, qualora decidesse di restare nelle tutele graduali ancora un per un altro po’ di tempo (al limite di quanto previsto e consentito dalla normativa).



Il benefit di cui parliamo è lo sconto da applicare sugli oneri fissi (applicati alla bolletta precedente), che potrebbe essere quantificato in 11 euro al mese, che equivalgono a 131annui. Questo “ribasso”, è dettato dall’asta vinta dai nuovi fornitori, che per aggiudicarsi i clienti hanno proposto un costo più basso.