La vicenda del fallimento della Mercatone Uno è trattata quest’oggi negli studi de La Vita in Diretta, programma in diretta tutte le sere su Rai Uno. Il conduttore del programma, Tiberio Timperi, si domanda: «Ma come si fa a chiudere dalla sera alla mattina 55 punti di vendita senza che nessuno sapesse nulla?». Un’inviata del programma si è recata a Bologna dove ha incontrato alcuni clienti, fra cui una donna del negozio fallito, che spiega: «Abbiamo ordinato una cucina, un mobile bar e un altro mobile, abbiamo dato un acconto di 1000 euro, e poi avremmo dovuto dare altri 1000 euro al momento della consegna, abbiamo pagato in contanti». Un’altra afferma: «Ho comprato un tavolo, ho dato 100 euro di acconto, e mancavano altri 100, ma dubito che prenderò mai il tavolo. Per noi ogni centesimo vale». Un dipendente invece racconta: «Avevamo avuto sentore che da qualche mese a questa parte le cose non andavamo come dovevano, ma continuavamo a ricevere email che ci rassicuravano sull’andamento dell’azienda: “State tranquilli, sia voi che le vostre famiglie”, ma intanto la merce non arrivava e i magazzini si svuotavano. Non è mai arrivata una comunicazione ufficiale dell’azienda, ma semplicemente un messaggio via social dei nostri responsabili “Da domani si chiude”». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MERCATONE UNO: APERTA UN’INDAGINE

Continua a tenere banco la vicenda riguardante il fallimento della Mercatone Uno, la catena di negozi di mobili che è fallita da un giorno all’altro senza alcun preavviso, lasciando a casa circa 1.800 dipendenti dislocati in 55 negozi da nord a sud del paese. L’ultima novità riportata dai colleghi dell’agenzia Agi, riguarda il fatto che la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per bancarotta fraudolenta riguardante appunto il fallimento della Mercatone Uno, acquistata l’anno scorso dalla società Shernon Holding srl. La catena di mobili stava attraversando una crisi ormai da diversi anni a questa parte, ma l’acquisto da parte dei nuovi proprietari lasciava ben sperare, grazie anche soprattutto ad un ambizioso piano di rilancio. Stando a quanto evidenziato da Repubblica, nei documenti presentati presso il tribunale fallimentare di Milano, viene evidenziato anche un debito di 90 milioni di euro causato dalla gestione della stessa Shernon.



MERCATONE UNO, APERTA UN’INCHIESTA A MILANO

Come riferisce Agi, l’indagine della procura meneghina è al momento “a carico di ignoti”, ma non è da escludere che a breve possa essere iscritto qualcuno sul registro degli indagati. Intanto il Resto Del Carlino ha riportato la notizia, senza dubbio positivo in questo quadro drammatico, riguardante Vania Battistini, titolare di un’azienda che opera nel campo delle pulizie in particolare degli yacht, pronta ad offrire un posto di lavoro ai dipendenti della Mercatone: «Da alcuni giorni sto seguendo sul giornale la vicenda del fallimento del Mercatone Uno – le sue parole – vicende, anche umane, che mi hanno colpito per cui ho deciso di alzare il telefono e dare la mia disponibilità per aiutare questi lavoratori». La signora Battistini ha spiegato che ovviamente non può assumere tutti i dipendenti del Mercatone Uno locale: «ma due o tre penso proprio di sì, perché in questo momento c’è tanto lavoro». Una vicenda drammatica non soltanto per i lavoratori ma anche per tutti i clienti che avevano già versato degli anticipi per i mobili, che per ora non sono stati ancora consegnati.

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